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Divieto di fumo nei casinò italiani, Sblendorio (St. Vincent): 'Vantaggi significativi per lavoratori e clienti'

17 maggio 2024 - 09:37

Cristiano Sblendorio, responsabile marketing del Casinò di St. Vincent, racconta come giocatori e dipendenti hanno vissuto l'introduzione del divieto di fumo nelle sale.

Scritto da Amr

Foto di Dimitri Bong su Unsplash

Ad Atlantic City è una questione aperta, apertissima, che divide addirittura i sindacati e che ha spinto numerosi lavoratori ad avviare una causa in tribunale. In Italia, la questione “divieto di fumo” è stata archiviata da tempo, in verità con buona pace di tutti. Dal 2003 infatti la legge Sirchia (entrata poi in vigore nel 2005) ha esteso il divieto di fumare a tutti i locali chiusi, compresi i luoghi di lavoro privati o non aperti al pubblico, gli esercizi commerciali e di ristorazione, i luoghi di svago, palestre, centri sportivi, e dunque anche ai casinò. Uniche eccezioni, gli spazi privati non aperti ad utenti o al pubblico e quelli riservati ai fumatori e come tali contrassegnati, ma che devono essere di superficie inferiore rispetto a quelli per non fumatori.
Ad Atlantic City proprietà e parte dei sindacati sono fortemente preoccupati per l'introduzione di un divieto totale di fumo. Per ora, infatti, il fumo è consentito nel 25 percento della superficie dei casinò ed essi sono i soli locali per i quali non esiste un divieto locale, che pure era stato sperimentato durante  la pandemia. Com'era invece stata vissuta questa rivoluzione all'insegna della salute, nei casinò italiani? C'erano state conseguenze negative sull'attività nel breve, medio e lungo periodo? Lo chiediamo a Cristiano Sblendorio, responsabile marketing del Casinò di St. Vincent e che ha vissuto in prima persona questo passaggio salutistico.

“Nel primo periodo, nel 2005, è stata presumibilmente registrata una leggera flessione degli introiti e degli ingressi, sebbene non sia possibile attribuirla con certezza all'applicazione della legge antifumo in Italia. Tuttavia, nel medio e lungo periodo, non si sono riscontrate significative criticità associate al divieto di fumo.”

Parallelamente, quali sono stati i vantaggi di questo divieto?

“Indubbiamente, si sono riscontrati vantaggi significativi per la salute, sia dei lavoratori che dei frequentatori delle case da gioco, così come in tutti i locali pubblici.”

Prima dell'introduzione del divieto di fumo com'erano organizzati gli spazi dei casinò? I lavoratori e i sindacati si lamentavano e protestavano di dover stare a contatto con fumatori?

“In precedenza, era consuetudine consentire il fumo in tutti i locali senza che si registrassero particolari lamentele; tale pratica era considerata la normalità.”

Attualmente ci sono degli spazi dedicati ai fumatori? Come vengono selezionati, nel caso, i dipendenti che lavorano in questi spazi?

“Disponiamo di tre sale fumatori con slot machine: una più ampia situata nella sala giochi elettronici e altre due situate al piano dei giochi lavorati. È importante notare che all'interno delle sale fumatori non sono presenti dipendenti stazionari; la presenza del personale è limitata al passaggio in caso di necessità di interventi tecnici alle slot machine.”

I giocatori non fumatori hanno piacere di giocare in spazi destinati ai fumatori, in nome della socialità, o preferiscono stare in luoghi totalmente senza fumo?

“I giocatori non fumatori tendono generalmente a evitare di entrare nelle sale riservate ai fumatori, a meno che non siano attirati da specifiche slot machine presenti esclusivamente in tali ambienti.”

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