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Seduta segreta su ex Ad Ambrosini: chiesto accesso ad atti e presentato ricorso

16 maggio 2023 - 17:41

Richiesta di accesso agli atti sulla seduta del consiglio comunale che aveva stabilito la revoca dell'incarico all'allora Ad del Casinò Campione.

Scritto da Anna Maria Rengo

Foto di Tingey Injury Law Firm su Unsplash

Strascico amministrativo, dopo la seduta segreta del consiglio comunale che, alla vigilia dell'assemblea dei soci del Casinò Campione d'Italia, aveva infine approvato un atto di indirizzo nel quale si dava mandato al socio, appunto il Comune, di revocare l'incarico all'allora amministratore delegato della Casa da gioco Marco Ambrosini, in quanto non aveva comunicato di non possedere, in quanto pensionato, i requisiti previsti dalla legge Madia per ricoprire, dietro compenso, un incarico in un consiglio di amministrazione, essendo collocato in quiescenza.

Il consiglio comunale si era tenuto il primo marzo, il giorno successivo si teneva l'assemblea dei soci e, si apprende oggi 16 maggio, il 6 marzo il Comune aveva ricevuto una istanza di accesso agli atti in merito appunto alla seduta consiliare segreta e agli atti connessi.
Come si legge in una delibera di giunta, appunto di oggi 16 maggio, il 23 marzo il Comune aveva inoltrato risposta al richiedente comunicando
ed inviando la documentazione in possesso dell’amministrazione "ad esclusione del brogliaccio in quanto ai soli atti del segretario generale" Lucia Amato.

Una documentazione che evidentemente non ha soddisfatto il richiedente, tant'è che il 3 aprile al Comune è stato notificato il ricorso al Tar promosso da "omissis" (testuale nella delibera) e con il quale si chiede di annullare il provvedimento assunto dall'ente in merito all'istanza di accesso agli atti.

Conclusione, ovviamente solo per ora: il Comune ha deliberato di "costituirsi nel procedimento di ricorso innanzi al Tar Milano in merito al ricorso per l’annullamento in parte qua del provvedimento prot. 1921/2023 assunto dal Comune di Campione d’Italia sull’istanza di accesso agli atti in premessa" e, dal momento che non dispone di un ufficio legale, ha conferito esternamente l'incarico per la rappresentanza nel giudizio. 

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