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Verso i casinò online in Francia, tra primi 'sì' e stime

08 novembre 2024 - 10:27

La Francia avvia una consultazione sulla legalizzazione dei casinò online, l'Afjel esulta e il Gabinetto Asteres fornisce le prime stime del mercato.

Scritto da Anna Maria Rengo

Foto di Florian Wehde su Unsplash

Dopo la levata di scudi dei casinò terrestri, che ha portato il governo francese a ritirare l'emendamento alla legge di bilancio 2025 con il quale avrebbe legalizzato i casino games, va comunque avanti il progetto, anche se con tempi più lunghi e in maniera più concertata.

A tale proposito, l'Afjel, l'Associazione francese dei giochi online, saluta con favore la riunione di consultazione guidata dal ministro del Bilancio e dei Conti pubblici e accoglie positivamente l'approccio proposto per coinvolgere tutte le parti interessate in una futura regolamentazione dei giochi di casinò online in Francia. I tempi serrati del governo, secondo l'associazione che raccoglie i più importanti operatori di gioco online in Francia, dovrebbero consentire di individuare rapidamente soluzioni condivise per tutelare meglio i 4 milioni di francesi che attualmente giocano su piattaforme illegali.
Con un prodotto lordo di gioco stimato in 2 miliardi di euro (ovvero l’equivalente del mercato legale di tutti i segmenti del gioco messi insieme) e 4 milioni di giocatori nel nostro Paese, l’offerta illegale di casinò online è “un fenomeno colossale”, sottolinea l'Afjel. “La continua crescita di questa economia parallela richiede che lo Stato riprenda il controllo.

La definizione di un quadro normativo efficace dovrebbe consentire di prosciugare questa offerta illegale, fornendo allo stesso tempo una migliore protezione per questi milioni di giocatori oggi esposti a operatori stranieri senza scrupoli.
La regolamentazione deve inoltre consentire di combattere più efficacemente la frode e il riciclaggio di denaro, apportando allo Stato e alla previdenza sociale nuove entrate fiscali (stimate in almeno 1 miliardo di euro)”.

I GRUPPO DI LAVORO – Scendendo nel dettaglio operativo, l'Afjel accoglie con favore la proposta del ministro di avviare i lavori nell'ambito di 3 gruppi di lavoro su questioni di sanità pubblica, questioni economiche e territoriali e questioni di sicurezza.
“I membri dell’Afjel – assicura l'associazione - investiranno completamente in questi workshop e garantiranno che i costi sanitari, economici e sociali dei casinò illegali non siano ridotti al minimo”. Non solo, l'Afjel è a disposizione del Governo e di tutte le parti interessate “per fornire soluzioni ambiziose per definire un quadro normativo efficace che rispetti gli equilibri attuali”.
E commentando quanto emerso nella riunione, Afjel sottolinea come tutti hanno convenuto “nel riconoscere che lo status quo non è più accettabile. Questo è un primo passo importante, ora dobbiamo costruire una risposta che risponda alle sfide. Il calendario preciso e la ferma volontà espressa questa mattina dal ministro ci obbligano collettivamente”, afferma Nicolas Béraud, presidente dell'Afjel.

LE STIME DEL GABINETTO ASTERES – Già prima dell'avvio della consultazione, il Gabinetto Asteres (studio di ricerche economiche fondato nel 2026) aveva diffuso i risultati dello studio condotto  sull'impatto socioeconomico positivo della regolamentazione del mercato illegale dei casinò online. In esso sottolinea che il mercato illegale dei casinò online è in forte espansione in Francia, con un numero di giocatori equivalente o addirittura superiore al mercato del gioco d’azzardo online legale e una forte crescita dei ricavi lordi del gioco.
Questa situazione danneggia soprattutto i giocatori francesi esposti ad un'offerta incontrollata e molto avvincente, gli operatori legali a causa di un'offerta illegale con pratiche anticoncorrenziali e sleali, nonché lo Stato a causa del deficit in materia di entrate fiscali e sociali.
Non solo: la situazione francese costituisce un’eccezione nel panorama europeo. Mentre tutti i paesi europei, ad eccezione di Cipro, hanno regolamentato l’attività dei giochi da casinò online, la Francia si è finora rifiutata di farlo, con la conseguenza di una prevalenza di giocatori a rischio più elevata rispetto al resto d’Europa (66 contro 16 percento in media) e quindi costi per la società che sarebbero in gran parte evitabili.

In questo contesto, l'armonizzazione della regolamentazione francese con il resto dei paesi europei avrebbe diversi vantaggi. Asterès offre un primo modello, basato su fonti pubbliche e letteratura accademica, considerando una regolamentazione che ha la stessa efficienza della maggior parte dei paesi europei.
Una migliore protezione dei giocatori ridurrebbe il costo sociale della dipendenza dai giochi online illegali di un importo compreso tra 689 milioni e 2,7 miliardi di euro all'anno.
La regolamentazione dei giochi da casinò online potrebbe portare allo Stato 1,3 miliardi di euro di entrate fiscali e sociali annuali.
Questi guadagni per lo Stato e la società non andrebbero a scapito delle attività dei casinò fisici, né degli operatori storici, perché questo mercato illegale, già maturo, non è in concorrenza con questi segmenti.

GLI SVILUPPI FUTURI – Il dibattito si è tutt'altro che concluso e c'è da immaginare che si concentrerà su una questione fondamentale: a chi riservare la possibilità di chiedere la licenza di offrire online giochi da casinò? I 202 casinò terrestri francesi premono perché si adotti questa soluzione, ventlando le conseguenze negative di un'apertura del mercato, ma certamente gli operatori francesi che già offrono scommesse o poker a distanza premeranno per la liberalizzazione del mercato. Les jeux sono tutt'altro che faits!

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