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Casinò italiani alla prova Covid, ma non solo!

13 giugno 2022 - 09:05

Il Covid presenta il conto ai casinò italiani, ma nel paragonare i dati si deve tenere conto anche della prolungata chiusura di quello di Campione d'Italia.

Scritto da Mauro Natta

Ha quasi dell’incredibile!
La maggiore preoccupazione, almeno così mi pare, per le case da gioco da quanto ho avuto modo di leggere su Sanremo e Saint Vincent, è quella di proporre paragoni con l’esercizio 2019, l’ultimo prima del Covid.

Probabilmente non hanno messo in conto che nel 2019 il casinò di Campione era chiuso dal 27 luglio dell’anno precedente; può essere rilevante.
Il mercato nazionale del 2019 con tre casinò in attività era di 197,7 milioni di euro, mentre nel 2017, in quattro, arrivava a 283,9 milioni.
L’analisi dei due dati precedenti può trovare, ancorché parziale e arrotondato, un riscontro in quanto segue:

 

2017

2019

differenze

Campione 2017

note

Giochi francesi

52,2

38,0

-14,1

11,7

3

Giochi americ.

38,4

29,4

-9,0

9,2

0,2

Slot machine

182,3

124,9

-57,4

64,1

6,7

Giochi tavolo

101,5

72,8

-28,7

27,4

1.0

Totale ricavi

283,9

197,7

-86,2

91,2

5,0

Mancano il poker in tutte le modalità e i tornei di poker.

Tra l’introito 2017 della casa da gioco di Campione e la differenza in meno che si riscontra nel mercato nazionale del 2019, possiamo contare cinque milioni di euro.
Le differenze per ogni casa da gioco, sempre dal 2017 al 2019, sono riscontrabili in: più 4,6 per le slot, 1,3 in meno per i giochi americani, si elidono il plus bei giochi francesi con il calo nei giochi misti (poker e relativi tornei), questo per Saint Vincent.

Per Sanremo si può notare un calo di 1,5 per i giochi da tavolo, prevalentemente per i giochi francesi, e un incremento di 1 milione nelle slot machine; giochi misti e americani si compensano.
Per Venezia abbiamo un incremento nel totale di 2,2 milioni, dovuto a meno 0,9 nei giochi francesi, identico ma incremento nelle slot machine , un aumento nei giochi americani di 1,5 milioni, pochissimo in più nei giochi misti.

A questo punto non rimane che da porsi un obiettivo, oltre a tutto irrinunciabile ed inderogabile, quello di cercare un modus operandi atto a risolvere la situazione che si ci troverà molto probabilmente a fronteggiare.
Sicuramente il momento economico e politico non aiuta a trarre credibili soluzioni che l’evidenza dei fatti ci pone innanzi e che il tempo non permette nel modo più assoluto a rimandare.
Probabilmente il lanciarsi sulla differenziazione dell’offerta non è più sufficiente, la ricerca di nuovi prodotti da attivare online e dal vivo si presenta solo come una opportunità da non perdere; ogni proposta valida, o ritenuta tale, atta a contenere il costo del lavoro agendo sul cuneo fiscale si presenta accettabile in relazione alla natura giuridica delle entrate in discorso.

Mentre la risorsa alla quale abbiamo più volte assistito, consistente nella riduzione del personale, si presenta ancora una volta la meno valida in quanto riducendo la potenzialità di spesa per i lavoratori, oggi più che ieri o l’altro ieri, dà inizio a una spirale negativa in tutti i sensi.

Mi rendo conto, in conclusione, che l’osservazione del mercato nazionale relativamente ai due anni considerati, pone grossissime problematiche ai gestori di case da gioco e, forse, non solo italiane.
Mi permetto di suggerire una ulteriore riflessione. Dando per appurato che la domanda è calata e non di poco (specifica tabella), che l’insufficienza dell’offerta potrebbe aver ridotto sia l’interesse sia le presenze, che l’ampliamento dell’offerta può essere stato frenato dal gravame del costo del personale in attesa del cosiddetto cuneo fiscale, che solo al casinò di Venezia si applica la multifunzionalità nella politica produttiva, si ci dovrebbe porre una sola domanda: quali errori sono stati commessi? Non è argomento per chi ne è fuori dal 2000 e, quindi, la risposta potrebbero fornirla i gestori e le organizzazioni sindacali.

Purtroppo questa, per mio conto, è la fotografia del momento che spero vivamente di aver scattato con un possibile eccesso di pessimismo.

Presenze

2016

2017

2018

2019

2020

St. Vincent

427.051

362.967

350.676

344.915

170.775

Venezia

752.936

788.908

720.660

701.990

264.168

Campione

711.406

672.351

321.587

 

 

Sanremo

227.680

205.012

188.678

191.715

93.159

totale

2.119.073

2.029.238

1.581.599

1.238.520

528.102

 

 

 

 

 

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