Casinò, la necessità della diversificazione del rischio
I casinò hanno necessità di diversificare non solo l'offerta, ma anche i loro rischi.
Spesso, forse anche troppo, mi sono soffermato sull’argomento “diversificazione dell’offerta” ora, rimanendo la diversificazione aggiungo del rischio.
Un primo può derivare dalle anticipazioni di credito su rilascio di titoli di credito che, purtroppo, rientrano tra le obbligazioni naturali (art. 1933 Cod. Civ.); un secondo dalla errata previsione dell’investimento relativamente allo specifico ritorno. Non si può negare che il calcolo, anche se approssimato al massimo possibile, presenta l’eventualità dovuta al mercato, alla situazione economica, alla concorrenza o, come può accadere, alla poca professionalità di tutto o parte del personale dirigenti, addetti al gioco ed ai servizi compresi.
Ad aggravare i rischi della gestione non dobbiamo omettere il costo del personale addetto al gioco che potremmo diminuire tramite la più volte richiamata multifunzionalità consistente nel poter disporre di impiegati che, conoscendo professionalmente più giochi, permetterebbero un adeguamento rapido dell’offerta alla domanda. Ma ancora non è sufficiente quanto suggerito se pur sommessamente perché si rende necessario l’utilizzo dell’online dal vivo tenuto conto dell’andamento del mercato.
A questo punto dobbiamo ritornare alla diversificazione non di gioco ma di servizi extra che, rivolgendosi ad una particolare categoria di frequentatori nel senso di una sola e precisa, richiedono uno studio approfondito del rapporto costi benefici.
In tema di costi e benefici mi piace citare un non costo che rappresenta, invece, un beneficio e insieme un servizio che tra i giocatori costituisce il miglior biglietto da visita per un casinò: la professionalità degli addetti ai giochi ed ai servizi di sala ivi compresi, forse alla pari, direttore, ispettori e commissari.
In un clima determinato dal divieto assoluto di pubblicità la considerazione precedente non mi pare proprio di poco momento.
Il gestore della casa da gioco e in qualsiasi tipologia ci si trovi, pubblica o privata in quanto quella mista non la credo realizzabile per la variante degli interessi degli aventi causa, dovrà procedere in un calcolo complesso che riguarda il mercato nazionale e anche la concorrenza estera dove è anche possibile che il trattamento fiscale consenta condizioni dal punto di vista finanziario e, quindi, economico.
Sia chiaro, e mi pare del tutto legittimo pensarlo, che il concedente dovrà garantite la giusta conducibilità della gestione tenuto debito conto dei vincoli e del fatto che un esito rovinoso dal punto di vista economico si risolve, irrimediabilmente a proprio danno mettendo in serio pericolo la realizzazione delle finalità che la casa da gioco, direttamente e/o indirettamente, avrebbe potuto procurargli nell’interesse generale che, volendo, può posizionarsi alla base delle concessioni traenti origine dai decreti dal 1927 in poi.
Ho scritto del costo del personale e della multifunzionalità che potrebbe, se ben impiegata insieme a quanto vado a suggerire in tema di controllo, può essere contenuto previo un preciso studio sulla stagionalità e sulle presenze in relazione alla tipologia di giornata.
Una accurata raccolta dati in tema di presenze sulla scorta del giorno procura, sia in rapporto alla parte dell’anno solare considerato sia alla tipologia di giornata una molto approssimata indicazione delle esigenze di personale e, insieme, la reale possibilità di fronteggiare variazioni difficilmente prevedibili.
L’adeguamento dell’offerta alla domanda è un capitolo che mi ha sempre trovato pronto a sostenerlo; sono perfettamente conscio delle difficoltà a crearne i presupposti operativi ma non si potrebbe negare l’utilità di una simile condizione di lavoro e di produzione e, il più interessante, di produttività.
Certamente non può essere né semplice né senza difficoltà predisporre una combinazione che permetta quanto sopra specificato; l’adozione di norme premianti nel contratto di lavoro potrebbe portare alla soluzione della problematica.
Ma non solo perché, e si può stare sicurissimi che il giocatore sarà il primo a rilevare la professionalità che, tra l’altro, si può a ragione e per esperienza personale, ascrivere alla nascita della fidelizzazione del cliente. Ed ecco un'ulteriore utilità!