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Casinò, la teoria della vincita e quella del divertimento

28 ottobre 2024 - 09:52

L'analista di gaming Mauro Natta esamina le probabilità di vincita nei casinò, tenendo presente che l'obiettivo vero deve essere quello di divertirsi.

Scritto da Mauro Natta
Foto di Roman Mager su Unsplash

Foto di Roman Mager su Unsplash

Un argomento che ultimamente mi ha discretamente interessato  è rappresentato dalle accise sui carburanti.
Quando mi sono informato mi hanno dato la seguente spiegazione: l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quello della benzina, bensì in una rimodulazione delle due.
Non desidero fare previsioni ipotizzando una diminuzione sulla benzina ed un incremento per quanto al gasolio quanto ipotizzare i costi indiretti  anche di coloro che non hanno l’auto.
Mi pare che a pesare sulle tasche delle famiglie al di fuori di ciò inerisce al costo del carburante siano proprio le conseguenze indirette.
Non credo di essere fuori strada se penso che l’incremento del costo del gasolio finirà per pesare sul carrello della spesa in seguito all’incremento dei costi. C’è una cosa che non riesco a capire, cioè come può esistere una imposta l’Iva su un’altra, l’accisa.

Ora torno al campo che mi è più congeniale. C’è chi sostiene che raddoppiano la puntata a seguito di un esisto negativo si riesce a recuperare la giocata iniziale; qualcuno ci crede e mi pare impossibile, probabilmente non sanno come funziona la roulette francese perché è di questa che parlano.
Un esempio: gioco 1 sul rosso e viene nero, gioco 2 e viene nero, gioco 4 e viene rosso. Incasso 8, 4 erano i miei e 4 sono quelli della vincita.
Ma quanti ne ho puntati? (1 + 2 + 4)  7.
Ecco la conclusione dei sostenitori della teoria errata.
Non hanno calcolato che in ogni casinò esiste un regolamento del gioco, nel caso in esame la roulette francese, che prevede un massimo  giocabile per una singola puntata. Questo limita la possibilità del raddoppio della puntata perdente appena raggiunto il massimo previsto del regolamento.
Allora perché rischiare un capitale quando lo si potrebbe fare con meno? Sia chiaro che non intendo assolutamente suggerirlo. Giocare sia rosso che nero e aumentare di 1 dove si perde utilizzando la vincita conseguita. 
Ma c’è ancora un altro intoppo: lo zero.

Vincere è una questione di fortuna, anche quella che inizia con la C. Il gioco al casinò può essere un momento di divertimento, di passatempo diverso dal solito e allora come è possibile rovinarsi una serata, magari trascorsa con amici, andando a giocare per inseguire una teoria che più sballata non potrebbe essere?

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