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Giocatore consumatore, la protezione dei casinò tra offerta e intrattenimento

10 luglio 2023 - 09:18

I casinò possono offrire un'adeguata protezione del giocatore in quanto consumatore, tra protezione attiva e diversificazione dell'offerta.

Scritto da Mauro Natta

© Towfiqu barbhuiya / Unsplash

Quando ho letto su Gioconews.it quanto segue sono rimasto basito: "Il legislatore europeo considera il giocatore d’azzardo un “consumatore” e la Direttiva non si applica ai contratti per gioco d’azzardo che comportano una posta di valore pecuniario... "

Ho iniziato a ragionare non certamente dal punto di vista giuridico perché non è la mia partita ma se esiste o meno la protezione per un giocatore-consumatore.

Sono andato alla ricerca di una definizione di “consumatore” e ho trovato che è la persona che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale. Commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta da colui che acquista un bene o un servizio.

Per molti anni sono stato impiegato di una casa da gioco con incarichi diversi sia in campo amministrativo sia in quello tecnico di gioco, al giorno d’oggi non si potrebbe affermare che il giocatore non è protetto; sto parlando di frequentatori di case da gioco autorizzate, quattro, al momento, in Italia.

È risaputo che a incentivare il gioco da casinò online è la completa tranquillità che non possono nascere contestazioni di nessuna tipologia. Sta di fatto, però, che l’immissione del sistema audio video sui tavoli da gioco ha eliminato questa eventualità che, per il gestore, rappresenta un mezzo in più per controllare la regolarità del gioco e delle puntate.

Ancor di più nei casinò si fa prevenzione effettiva non permettendo ai giocatori ludopatici l’accesso anche su segnalazione scritta alla direzione da parte dei parenti e, tramite il controllo dei documenti di identità, si impedisce la frequentazione ai minorenni.

Forse, nella citata definizione di consumatore, non è considerata la motivazione per la quale molti vanno nei casinò per giocare e, nello stesso tempo, divertirsi.

Probabilmente, come gli addetti ai lavori e non solo, si può notare che le presenze aumentano in concomitanza con feste, ponti, fine settimana o altre manifestazioni; il che rappresenta la motivazione per la quale si cerca di evadere dal quotidiano cercando qualche distrazione diversa dal solito.

È anche abbastanza probabile che le manifestazioni, spettacoli e altri diversivi che usavano un tempo e che qualcuno riutilizza siano tornati di moda in un contesto che vede in primo piano la diversificazione dell’offerta.

Non si può nutrire dubbio alcuno sul fatto che la domanda esiste, che il gioco da casinò è la componente più rilevante dell’online e che le imposte indirette hanno registrato un discreto incremento.

Sicuramente non so se altre forme di gioco d’azzardo possiedano uguali forme di protezione.

Dal secondo Rapporto Lottomatica-Censis sul gioco legale in Italia si possono trarre due considerazioni. La prima che il gioco è una attività ordinaria, di puro divertimento, che milioni di italiani svolgono in modo assolutamente spontaneo e naturale; la seconda che il gioco legale è il nemico più irriducibile del gioco illegale.

È una problematica sollevata in Commissione, presente il Procuratore antimafia che attende, o pare attendere, una soluzione che in ogni caso appare di non poco momento.

E ancora che il gioco legale è in ripresa dopo la pandemia raggiungendo l’importo di 136 miliardi nella raccolta che ha superato del 2,1 percento i livelli pre - pandemici; nel 2022 risalgono anche le entrate erariali.

Da una statistica emerge che il 47 percento degli italiani ha giocato almeno una volta, tra questi il 56,4 percento lo ha fatto online e in questa tipologia, mi permetto di aggiungere, i giochi da casinò sono i più gettonati.

Ritornando all’articolo citato in apertura sono stato colpito da quanto di seguito: “Il legislatore europeo non ha mai emanato norme sulla gestione delle attività di gioco da parte degli Stati membri. Pertanto gli Stati membri europei sono sempre stati liberi di organizzare i servizi di gioco d’azzardo per soddisfare le loro preferenze... 

Concludo con una misura che amplierebbe, a mio avviso, le tutele del giocatore e, per alcuni aspetti, il gestore. Lo si può leggere nei disegni e nelle proposte di legge in tema di case da gioco: l’istituzione di un Corpo speciale di Polizia con il compito, tra gli altri, di controllare i materiali utilizzati.

 

 

 

 

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