Lusso e qualità, necessità senza tempo per i casinò
I casinò italiani e non solo devono continuare a puntare sul lusso e sulla qualità dell'offerta e del servizio.
Scritto da Mauro Natta
Foto di Gabrielle Henderson su Unsplash
“Valorizzazione di Sanremo quale città del gioco e dell’intrattenimento: fare del gioco una delle basi dell’offerta turistica anche a livello internazionale...”
Ho letto l’articolo su gioconews.it, e termina con “per migliorare la qualità e diminuire le consulenze esterne e relativi costi”.
Quanto precede è una parte del programma 2024 – 2029 per Sanremo approvato dal consiglio comunale e che richiama il programma elettorale dell’attuale sindaco.
Certamente, almeno per quanto a mia conoscenza, il rivolgersi al “lusso” non è una novità. Un tempo, quando ancora lavoravo al casinò di Saint Vincent, le sfilate di moda, tanto per fare un esempio, non erano un'eccezione. Con la sola differenza che si accompagnavano con i famosi incontri e gare di chemin de fer dove tra il venerdì al sabato spesso, dalla sera precedente si arrivava con l’ultimo sabot all’ora di pranzo.
È vero che il lusso non accenna ad avere sussulti, cali di domanda e l’offerta è sempre ben accolta. Tutto corrisponde al vero e l’abbinamento gioco intrattenimento e presenze di qualità ma non si può assolutamente omettere che, a mio parere, manca qualcosa: l’attrattiva nella tipologia di gioco offerta.
Mi permetto con l’esperienza quarantennale che ho alle spalle di pensare che al casinò di Sanremo, e da qualche anno, manca lo chemin de fer che, almeno ai miei tempi, rappresentava il motivo di una frequentazione di èlite proprio in determinate occasioni: quelle che ho precedentemente rammentato.
Non sono a conoscenza degli ultimi risultati relativi ai proventi netti del casinò di Sanremo, ma l’incidenza dei proventi slot sul totale non mi pare, al momento, molto adatto per certe iniziative.
Non vorrei sembrare esagerato ma aggiungo un'osservazione che credo sia stata condivisa in epoca di campagna elettorale: per arrivare a Sanremo mancano, attualmente, alcune comodità da ritenersi, se mancanti, una negatività a raggiungerlo; in altri termini un punto di debolezza che potrebbe oscurare parzialmente quelli di forza.
Non credo di essere fuori tema se mi permetto di pensare che i risparmi sperati saranno a compensare i maggiori costi di alcuni servizi: l’esperienza di moltissimi anni fa in campo amministrativo e contabile mi consentono di prevederli nei trasporti.
Mentre, invece, il costo dell’ospitalità trova conforto proprio nella qualità delle frequentazioni e dei giochi praticati, sempre rifacendomi alla esperienza e che attualmente tiene debitamente conto della condizione economica generale, ad esclusione della industria considerata.