Giappone, tangenti per costruire casinò: chiesti 5 anni per Akimoto
Chiesti 5 anni di carcere per il parlamentare giapponese Tsukasa Akimoto, accusato di aver preso tangenti dopo aver assunto l'incarico di ministro responsabile degli affari relativi ai resort-casinò.
Nuova puntata del "caso" che ruota intorno a Tsukasa Akimoto, membro della Camera dei rappresentanti (la camera bassa del Parlamento, Ndr) del Giappone, accusato di aver ricevuto un totale di 7,6 milioni di yen in contanti e altri doni dalla società cinese 500.com nel 2017 e nel 2018 mentre ricopriva l'incarico di ministro responsabile degli affari relativi ai resort-casinò.
In un processo presso il tribunale distrettuale di Tokyo, i pubblici ministeri hanno chiesto una pena detentiva di cinque anni per Akimoto, per aver "danneggiato in modo significativo la fiducia del pubblico nei progetti di resort integrati", chiedendo il pagamento di 7,6 milioni di yen di multe.
Il parlamentare, che ha lasciato il Partito democratico liberale al potere poco prima del suo arresto a dicembre 2019, ha dichiarato che i 2 milioni di yen che ha ricevuto il 1° settembre 2017 erano "una tassa parlante" e che "non l'ha mai considerato una bustarella", per poi negare di aver ricevuto altri 3 milioni di yen in contanti dalla compagnia cinese il 28 settembre di quell'anno.