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Malta, Fenech a processo con l'accusa di omicidio

19 agosto 2021 - 10:24

Yorgen Fenech, all'epoca proprietario dei casinò Portomaso e Oracle, accusato dalla procura generale di Malta di essere il mandante dell'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.

Scritto da Redazione

La procura generale di Malta ha chiesto l'ergastolo per il magnate Yorgen Fenech con l'accusa di essere il mandante, nel 2017 (quando era amministratore delegato di Tumas Groupl società che possiede tra l'altro i casinò Portomaso e Oracle), dell'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.

La procuratrice generale, Victoria Buttigieg, ha accusato formalmente Fenech, arrestato nel novembre 2019 mentre tentava di lasciare Malta sul suo yacht, di complicità nell'omicidio e associazione a delinquere. L'atto d'accusa, che conferma che Fenech sarà processato, contiene la richiesta di ergastolo per omicidio e tra i 20 e i 30 anni di carcere per associazione a delinquere. Fenech si dovrà difendere dall'accusa di "omicidio volontario premeditato". Secondo l'accusa Fenech avrebbe ideato e ordinato cianuro puro in polvere dall'Ucraina e una serie di armi, tra cui granate e pistole, e centinaia di proiettili.

Tutte le informazioni provengono da e-mail trovate sui dispositivi di Fenech che mostrano come avrebbe pagato in Bitcoin per il veleno e le armi. Sono stati presentati i messaggi scambiati tra Fenech e suo fratello come prova che l'imputato stava tentando di fuggire da Malta a Palermo quando è stato arrestato nel novembre 2019. È stato respinto l'argomento della difesa che Fenech stava solo portando il suo yacht da Malta verso la Sicilia per riparazioni. A processo ci saranno anche due presunti sicari, i fratelli George e Alfred Degiorgio, mentre il terzo, Vince Muscat, è già stato condannato a 15 anni di carcere dopo essersi dichiarato colpevole. L'atto d'accusa è stato presentato dal vice procuratore generale poco prima di una seduta programmata per una richiesta di cauzione davanti al tribunale penale. 

Come noto, il caso aveva suscitato grande attenzione e preoccupazione a livello internazionale, con diverse prese di posizione anche da parte dell'Unione Europea.

 

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