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Ambrosini: 'Assunzioni al Casinò Campione, dal Comune liste di candidati preferenziali'

03 agosto 2023 - 09:50

Nell'esposto presentato dall'ex amministratore delegato del Casinò Campione, Marco Ambrosini, molti rilievi critici anche sul reclutamento del personale.

Scritto da Amr

@ Marco Musmeci su Commons Wikimedia

"In occasione della procedura comparativa indetta con bando pubblico per la riassunzione del personale a seguito della cessazione del fallimento, l’amministrazione comunale avrebbe consegnato alle due commissioni di valutazione dei candidati delle liste di candidati preferenziali, perlopiù residenti campionesi", questo nonostante "il reclutamento del personale dipendente" debba "avvenire secondo i principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità".

Questo quanto affermato dall'ex amministratore delegato del Casinò Campione d'Italia, Marco Ambrosini, nell'esposto (datato 25 marzo 2023) presentato al ministero dell’Interno, e per conoscenza, alla presidenza del Consiglio dei Ministri. L'esposto era stato poi trasmesso al sindaco del Comune di Campione d’Italia Roberto Canesi dal prefetto di Como Andrea Polichetti lo scorso 10 maggio ed era stato fatto pervenire alla Società il 16 maggio. Poi, il sindaco aveva chiesto al Casinò di acquisire una serie di documenti al fine di consentire al Comune di rendere i dovuti chiarimenti al prefetto.

L'esposto è un atto allegato alla relazione semestrale che i commissari giudiziali Marco Minniti e Alessandro Danovi hanno fatto al tribuale fallimentare di Como in merito all'andamento del piano concordatario della Casa da gioco e che "stante la rilevanza dell’accadimento", reputano opportuno sintetizzare "unitamente ai riscontri forniti dalla Società".
Quanto affermato da Ambrosini, ricordano i commissari giudiziali, ha avuto risposta dal Comune in questi termini: "Il Comune non ha mai sponsorizzato alcuna singola pozione (sic) nell’ambito delle assunzioni, ma ha da sempre pubblicamente affermato l’importanza della riassunzione degli ex lavoratori della casa da gioco (490 quelli in forze al momento della chiusura del Casinò, 174 quelli riassunti Ndr),non solo ai fini di ridare lavoro al territorio, ma anche di consentire all’azienda di ripartire rapidamente con un organico già esperto, preparato e pronto. Questo auspicabile indirizzo risultava totalmente condiviso e suffragato non solo dalle organizzazioni sindacali, ma anche dallo stesso ingegnere Ambrosini allorché, quale amministratore unico della società, in data 8 novembre 2021 siglò il contratto collettivo aziendale della società".

LA NOMINA DI SILVESTRI - I rilievi critici dell'esposto di Ambrosini sono in realtà diversi, tra cui quelli relativi alla revoca del suo incarico, e tra essi si segnala la rilevazione che "il dottor Stefano Silvestri è stato designato amministratore delegato senza ricorso ad un procedimento amministrativo, in particolare senza l’indizione di un bando pubblico per la raccolta delle candidature alla carica".
Sotto questo profilo, il Comune puntualizza che "Il Consiglio (comunale Ndr), all’uopo convocato in sessione segreta, non solo ha esaminato e valutato con unanimità di voti la posizione e il comportamento tenuto dall’ingegner Ambrosini, ma ha preso atto senza rilievi del curriculum del proposto suo sostituto dottor Silvestri, individuato come la figura professionalmente più valida e qualificata tra quelle valutate in precedenza in relazione alla possibile riqualificazione dell’organo di governo, in scadenza con l’imminente approvazione del bilancio 2022. I fatti poi accertati hanno inevitabilmente accelerato il processo, stante il fatto che la prosecuzione del mandato, ancorché gratuito dell’ingegner Ambrosini (vista la sua condizione di pensionato Ndr), senza un contestuale impegno di rimborso delle somme indebitamente percepite dal Casinò, avrebbe determinato l’insorgenza di una controversia tra la Società e il suo amministratore per tutti i compensi indebitamente liquidati da quest’ultimo a favore di sé stesso, con un evidente e illegittimo caso di conflitto di interessi".

RISTORAZIONE E SLOT - Nell'esposto, Ambrosini rileva anche che "l’Amministrazione comunale avrebbe direttamente influito sulle scelte gestionali della società in settori quali la ristorazione interna e le slot machines", affermazioni contestate dal Comune, "richiamando  - ricordano Minniti e Danovi - gli atti e i contratti societari, tutti derivanti da preliminare e autonoma valutazione e comparazione tra i vari candidati da parte del Cda della Società e poi perfezionatisi e sottoscritti da parte dell’ing. Ambrosini quale Ad.
Infine, il Comune ha evidenziato, quale ulteriore aspetto ad aver influito sulla revoca dell’ingegner Ambrosini, la segnalazione, ricevuta dai legali che assistono l’Amministrazione nelle azioni di responsabilità, della circostanza che, a conclusione delle indagini, erano in fase di emanazione provvedimenti da parte della Procura nei confronti di diversi ex amministratori, tra i quali anche l’ingegner Ambrosini, per aver dissipato il patrimonio del casinò, aver distratto 15 mila euro e aver effettuato pagamenti preferenziali per complessivi 7.375.224 euro".

IL FUTURO DELL'ESPOSTO - Resta da capire, e non è domanda di poco conto, se e che seguito avrà l'esposto: "Non so che seguito avrà. Nell’esposto ho scritto quello che dovevo. Il Comune (mai l’azienda) ha controdedotto, esiste il diritto. Vedremo", afferma a Gioconews.it Ambrosini.

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