Brugnaro: 'Dg indagato, da Cda Casinò mandato a presidente di agire'

Consiglio comunale straordinario chiesto dalle opposizioni, quello di oggi 2 agosto a Venezia, avente come unico oggetto “Audizione del signor sindaco in merito ai fatti di cronaca del 16 luglio 2024 che hanno riguardato il Comune di Venezia e numerose società Partecipate, e relativo dibattito”.

Riflettori dunque puntati sul primo cittadino Luigi Brugnaro, anch'esso raggiunto da un avviso di garanzia e che, assicurando “non ho mai chiesto nulla, mai mi hanno offerto niente” e ricordando che “c'è un tempo per la magistratura e uno per l'amministrazione della città”, ripercorre punto per punto tutte le numerose accuse volte dagli inquirenti. Soffermandosi ovviamente anche sull'operato dell'assessore alla Mobilità Renato Boraso, finito in manette: “non so niente dell'operato di Boraso ma ero infastidito dal suo modus operandi che ritenevo superficiale. Mai avrei potuto immaginare cosa sarebbe emerso dall'indagine, altrimenti l'avrei rimosso dalle delege e lo avrei denunciato dalle autorità competenti”.

Commosso, “non è facile essere qui dopo nove anni di lavoro”, Brugnaro concentra la sua attenzione anche sulle società partecipate e in particolare sui dirigenti che risultano indagati: “Ho chiesto una relazione agli uffici appositi del Comune di Venezia”, dalla quale si evince la necessità di “un'analisi approfondita e individuale delle singole posizioni così da avviare azioni a tutto tondo”, finalizzate anche “a tutelare l'immagine e il patrimonio della città. No tuttavia ad azioni premature, che siano infondate o lesive dei diritti dei lavoratori”.

Brugnaro assicura inoltre: “Con i vertici delle partecipate si stanno valutando i percorsi giuridici adeguati” e, in particolare, per quanto riguarda la Casinò di Venezia Gioco Spa (il cui direttore generale Alessandro Cattarossi è indagato dopo essere stato intercettato mentre consigliava a un collaboratore di Boraso come vincere una gara d'appalto per la manutenzione dei giardini del Casinò, presentando il “giusto” ribasso) e per l'altra partecipata Insula Spa, le due "hanno avviato le verifiche necessarie rispetto ai fatti che sono emersi rispetto ai due direttori generali tenendo appositi consigli di amministrazione in cui si è dato mandato ai presidenti di agire con le necessarie misure a tutela delle società".