skin

Casinò St. Vincent: cause in tribunale, silenzi in Consiglio Valle

26 luglio 2024 - 10:09

In Consiglio Valle il presidente Renzo Testolin tace sulla causa dei dipendenti del Casinò di St. Vincent e anticipa un prossimo confronto sulla gestione.

Scritto da Mauro Natta
Foto di Kristina Flour su Unsplash

Foto di Kristina Flour su Unsplash

Ho letto l’articolo: tensioni al casinò di Saint Vincent, Testolin minimizza ma Forza Italia: “Causa in tribunale”.
Inizio dalla fine: e quanto a “tensioni” al Casinò valdostano, la notizia la dà Marquis: “C’è già una causa avviata in tribunale. Trovo omissivo il suo (si sta rivolgendo al presidente della Giunta) comportamento o come minimo non corretto nei nostri confronti. Prenda informazioni e aggiorni l’aula , altrimenti faremo ulteriori azioni ispettive”, conclude Marquis.

Certamente mi pare alquanto strano che un consigliere faccia cenno a certi fatti che non dovrebbero essere noti e se lo fossero, al tempo stesso, mi risulta difficile comprendere come il presidente della Giunta possa minimizzare, quasi a dare l’impressione di non esserne a conoscenza.
Il consigliere Marquis, interrogante unitamente al collega Baccega aggiunge: “Magari poteva telefonare al Casinò che poteva dare una risposta... Continuare a dire che non si esercita un’azione di coordinamento, che il Casinò può continuare a fare quello che vuole, non va assolutamente bene”.

Avevo dimenticato all’inizio dell’articolo: “Non avendo partecipato all’audizione (del presidente di Finaosta Ndr) non mi è semplice la risposta tanto più che il Casinò di Saint Vincent non è soggetto al controllo di Finaosta”  finanziaria regionale che è stata  attivata per lo studio finalizzato a definire le linee strategiche della Casa da gioco al termine del periodo concordatario.
Unificando i due ultimi stralci citati, scusate la curiosità se non la incredulità dello scrivente se viene il desiderio di rivolgere una domanda: ma chi in effetti controlla il Casinò o meglio la società che lo gestisce unitamente alla parte immobiliare del Grand Hotel Billia?
Per quanto mi risulta la proprietà della Cava è in capo alla Regione autonoma Valle d’Aosta per la quasi totalità e in infinitesima parte al Comune di Saint Vincent.  Chiaramente il bilancio viene approvato, dopo un accurato controllo da parte della società di revisione e del collegio sindacale, da chi ne ha la rappresentanza legale.

In ogni caso, la domanda più importante, almeno per me, che mi faccio è la seguente: esiste veramente una causa in tribunale? E se esiste come può accadere che l’interrogato non ne sappia nulla o, altrimenti, come è possibile che non ne sia informato?
Ma la vera problematica è quella sollevata dal consigliere Aggravi che in sostanza si chiede cosa si può fare o meno. Questa, presumo, è la vera causa del ritardo con in quale si affronta la soluzione del problema affidata alla Finaosta e poi alla E&Y: il parere legale sulle possibilità che saranno oggetto di scelta per il futuro della Casa da gioco.

Ora, con la disponibilità del parere legale sarà più agevole affrontare il problema che, sicuramente, non si presenta  semplice da risolvere. 
Per ciò che mi è dato conoscere le soluzioni indicate dallo studio sono due: continuità della attuale tipologia gestionale o concessione al privato. Ma l’attesa del parere legale, tenuto in considerazione la priorità che il consigliere Aggravi, e non posso che condividerlo, dà al parere legale, mi piace immaginare che possa esistere una terza soluzione.
Al momento la tengo per me ma, tutto sommato, non mi pare campata per aria. Ben contento se fosse percorribile, meno in caso contrario. 
 

Altri articoli su

Articoli correlati