Casinò Venezia: debiti in calo e beneficio netto per il Comune in crescita
Il presidente Gianluca Forcolin e l'assessore Michele Zuin fanno il punto nelle commissioni consiliari sull'ottimo stato di salute del Casinò di Venezia.
Nel 2022 gli incassi del Casinò di Venezia sono stati pari a 104.443.858 euro, un dato in crescita rispetto ai due anni pandemici (54.385.331 nel 2021 e 41.562.609 nel 2020) ma anche rispetto al 2019, quando erano stati pari a 92.800.741 euro.
Un risultato positivo cui fa pendant quello che riguarda il Comune: l'anno passato gli incassi dal Casinò a suo favore sono stati di 26.100.964 euro rispetto ai 10,8 del 2021, ai 4,1 del 2020 (nel biennio pandemico l'ente aveva rinunciato a buona parte dei suoi incassi) e ai 23.200.185 nel 2019. Sottratte le tasse che spettano al Comune, il beneficio netto per l'ente è stato l'anno passato di 18.277.675 euro (cui sottrarre la tassa di concessione governativa di 539.200 euro), rispetto ai 6.526.239 del 2021, ai 415.626 del 2020 e ai 16.240.129 del 2019.
Questi i dati snocciolati dal presidente del Casinò di Venezia, Gianluca Forcolin, nel corso della seduta congiunta di tre commissioni consiliari, in Comune, proprio per presentare l'andamento della Casa da gioco.
Forcolin spiega inoltre: "Anche il 2022 sconta i due anni di pandemia e ricordo che nel 2020 e nel 2021 nessun dipendente è rimasto a casa. Il potenziamento delle due sedi ha valorizzato gli assetti produttivi dell'attività e dell'azienda, c'è stato un gioco di squadra ed è stata efficientata la macchina, guardando alle risorse umane ma anche lottando contro gli sprechi. Ricordo poi che il 2022 ha incontrato una guerra e che c'è stato l'aumento dei costi dell'energia ma anche delle materie prime, che hanno inciso pure sulla ristorazione, con aumenti delle materia prime anche del 30, 50 percento".
Nel dare i conti del 2022, Forcolin ricorda anche i 42 milioni di euro di costo del personale, inclusi i 7.914.156 dei premi di produzione al personale. E annuncia: "Stiamo per chiudere anticipatamente, grazie ai dati, la restituzione dei soldi che il Comune di aveva prestato nel periodo pandemico e che dovevamo ridare entro il 2026".
Risultati fortemente positivi, come evidenzia anche l'assessore al Bilancio e Partecipate Michele Zuin: "Nel 2015, quando è subentrata la nuova amministrazione comunale, non solo il Comune non prendeva soldi dal Casinò, ma gli abbiamo an che dovuto dare 3,5 milioni di euro. Ora abbiamo un risultato netto di oltre 18 milioni di euro, un risultato che supera le aspettative. La società è in utile dal 2017 e lo è stata anche in periodo di pandemia, il patrimonio cresce e si riducono i debiti precedenti, oltre a non produrne altri. Questi dati fanno capire che questa società, se non è completamente risanata, è sulla strada segnata per questo risanamento". Zuin ricorda a tale proposito la collaborazione dei dipendenti e dei sindacati: "Avere una società sana è anche per loro un vanto". E osserva: "Dietro questa società ci sono centinaia di famiglie a cui abbiamo stabilizzato la possibilità di avere un lavoro anche nel futuro".
L'INTERROGAZONE DI SAMBO - Dopo il dibattito sull'andamento del Casinò, le commissioni analizzano l'interrogazione della consigliera del Pd Monica Sambo sull'apertura H24, nel periodo estivo 2022, delle sale slot e della ristorazione a Ca' Noghera e sull'esito di questa sperimentazione, oltre che sui risultati che sta ottenendo la nuova sala slot di terraferma dopo i recenti investimenti sulla sua ristrutturazione.
A rispondere ai quesiti, l'assessore Zuin: "Non è vero che la sala ampliata sia sottoutilizzata, è aperta al pubblico 363 giorni all'anno e con risultati in linea con la sala San Marco. L'ampliamento di Ca' Noghera si è rivelato molto utile per raccogliere un maggior numero di clienti nel periodo del contingentamento, quando la capienza massima era del 25 percento".
Infine, i dati sulla sperimentazione H24 della scorsa estate: "Ha portato importanti risultati come veicolazione dell'immagine della Casa da gioco e, in termini economici, un risultato positivo di 300mila euro, importante anche nel pensare al futuro".
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