Fiamma tricolore: 'Assunzioni al Casinò Campione, fare chiarezza ed ecco un caso concreto'
27 settembre 2023 - 16:17
La Fiamma tricolore torna a sollecitare presidente del Casinò Campione a fare chiarezza sulle assunzioni, ma anche sugli appalti.
Scritto da Amr
@ Marco Musmeci su Commons Wikimedia
"Un plauso" al contributo dell'editoriale di Mauro Natta, già "sindacalista nel settore dei casinò italiani". Lo esprime il segretario organizzativo comasco della Fiamma tricolore Carlo Russo, che aggiunge, polemicamente, che "purtroppo a Campione il sindacato non esiste se non nelle lettere che compongono la sigla". Senza "commentare i dati in quanto Natta è ben preciso e non è certo uno in cerca di apparire", il partito comasco "vuole invece investire le proprie forze verso il bando di concorso e soprattutto l'esito della graduatoria. Potrei fare nomi e cognomi, ma solo uno mi ha dato il permesso di farlo. Voglio quindi evidenziare la figura di Aldo Tenuta, ex sottufficiale dei carabinieri per più di 20 anni e altrettanti come coordinatore della sicurezza al Casinò di Campione. Ebbene, Tenuta nonostante questo al colloquio risulta riportare un punteggio pari a O, poi alzato a 2".
Su questa e "tante altre situazioni" Russo chiede al presidente Mario Venditti e all'amministratore delegato Stefano Silvestri di "procedere nelle verifiche per evitare ingiustizie che hanno provocato già disagi e malessere in quei candidati, come Tenuta, che si sono visti presi in giro da un concorso in cui credevano", forse a torto, dopo aver letto le dichiarazioni dell'ex amministratore delegato Marco Ambrosini che aveva parlato di una lista comunale di candidati preferenziali da assumere.
Russo punta i riflettori anche sui vari appalti posti in essere: "Sono state espletate tutte le varie procedure, verificate le varie offerte?" e rende noto di avere appreso che "all'interno di questi contenitori delle ditte appaltatrici sono assunti amici e parenti riconducibili a figure apicali, risulta questo al presidente e all'Ad?".
E così conclude: "Sono molteplici le sfaccettature che non reggono e che provocano sconcerto in chi ancora crede in una giustizia giusta, non mistificata, dove sia d'obbligo la trasparenza amministrativa e la correttezza di gestione, per un vero e proprio rilancio del Casinò e del suo Comune, un nome famoso nel mondo del gioco d'azzardo che non merita il tracollo negativo creato da cupidigia e soprattutto da mancanza di capacità gestionale".