Futura gestione Casinò St. Vincent, Testolin: 'Presto confronto in commissione'
Il governatore della Regione Valle d'Aosta Renzo Testolin assicura che presto ci sarà un confronto in quarta commissione sulla relazione e il parere sulla gestione del Casinò di Saint Vincent.
Scritto da Amr
Le motivazioni per le quali, a pochi mesi dalla fine del periodo concordatario e dalla scelte gestionali che saranno prese, il Casinò di Saint Vincent ha diramato un avviso per selezionare una società che si occupi di vagliare i curricola più interessanti per le future figure dirigenziali dello stesso, ma soprattutto i tempi del confronto sulla relazione di Ernst&Young e del corredato parere legale dello studio Grimaldi su quello che è legalmente possibile fare, considerazioni economiche e strategiche a parte.
A fare il punto su tutto ciò è stato, in Consiglio Valle, il presidente della Regione Valle d'Aosta Renzo Testolin, che detiene appunto la delega alla Casa da gioco. In risposta a un'interpellanza del consigliere di Rassemblement Valdotain Stefano Aggravi, Testolin afferma: “Al Casinò serve programmare per tempo ed è necessario adeguare l'organizzazione per supportare l'attività aziendale, attraverso appunto l'acquisizione di un nuovo management. Da qui il ricorso a professionisti specializzati per avere un approccio professionale trasparente e redigere poi i bandi anche alla luce delle future evoluzioni aziendali”.
Il Casinò, annuncia ancora Testolin, “sta redigendo il piano industriale 2025-2029 così da individuare le aree di investimento e sviluppo, in sintonia con le indicazioni future. Il piano industriale è importante per definire lo scenario e un punto di riferimento utile per i futuri nuovi assetti del suo governo”.
Testolin ricorda infine: “Abbiamo trasmesso alla quarta commissione Sviluppo economico lo studio di Ernst&Yourg e l'approfondimento realizzato dallo studio legale Grimaldi, così da avviare il confronto. È già in fase di programmazione un incontro al quale parteciperò e ho intenzione di coinvolgere chi ha redatto lo studio, così da dare delucidazioni più puntuali, supportare le richieste dei consiglieri e avere un quadro il più attendibile possibile”.
LA REPLICA DI AGGRAVI – Nella sua replica, Aggravi guarda con piacere all'”evoluzione della prospettiva nella gestione dei rapporti con le partecipate” e al nuovo “approccio rispettoso dell'autonomia gestionale della società. È l'approccio che ho cercato di difendere quando avevo l'onere e la responsabilità dei rapporti con le partecipate (sotto la giunta Spelgatti, Aggravi era assessore con deleghe in proposito) e chi allora mi accusava di ciò ora siede dall'altra parte...”.
Scendendo nel merito: “Ritengo che il parere legale abbia la precedenza rispetto allo studio. È importante capire che cosa si possa fare prima di decidere come farlo. La gestione del gioco d'azzardo passa dalla deroga all'applicazione del codice penale. Siamo in Italia, siamo nell'Unione europea e i regolamenti vanno rispettati. C'è poi da capire, in caso di gestione privatistica, chi è il soggetto concedente: la Regione o la società partecipata? Questo non è un passaggio da poco. Attendiamo l'organizzazione del confronto in commissione, saremo pronti con le domande”.
LE CONCLUSIONI - Come ampiamente noto, la relazione di E&Y, integrata dal parere legale, conclude indicando due sole strade percorribili per il Casinò di Saint Vincent: la continuità gestionale o la "traslazione" a un terzo della gestione, attraverso un bando di gara.