L'avvocatura regionale valdostana: 'Sentenza casinò riconosce ruolo politico dei consiglieri'

"In un quadro di contenziosi sempre più frequenti e a volte seriali, spiccano i pronunciamenti favorevoli all’Amministrazione come quella della ricapitalizzazione del Casinò di Saint-Vincent". Lo sottolinea l'avvocatura regionale, nella parte del Rapporto annuale 2022 della Regione Valle d'Aosta nella quale dà conto dell'attività svolta. L'avvocatura ritiene dunque "importante" la pronuncia con la quale la Consulta, con sentenza n. 90 dell’11 aprile 2022, ha "annullato la sentenza della Corte dei conti, terza sezione giurisdizionale centrale di appello, nonché tutti gli atti e i provvedimenti consequenziali o comunque connessi in ordine all’approvazione in Consiglio regionale della ricapitalizzazione da 60 milioni di euro del Casinò di SaintVincent, nell’ottobre 2014, rilevando come 'pur dando vita a un atto formalmente amministrativo, costituisce, da parte dei consiglieri regionali, esercizio di una funzione riconducibile a valutazioni di ordine eminentemente politico-strategico, inerenti all’autonomia decisionale dell’organo politico della Regione Valle d’Aosta'". 

Un cenno positivo alla Casa da gioco valdostana, sempre nel rapporto annuale, anche da parte all'assessore alle Partecipate Luciano Caveri, che ritiene le partecipate "una ricchezza da indirizzare attraverso politiche attive ben concertate con una Finaosta che compie 40 anni. Penso poi a Cva, che è diventata un’eccellenza in Italia nel settore delle rinnovabili. Agli impianti a fune, fiore all’occhiello nel Turismo. Al Casinò che risale".