Piccaluga: 'Comune Campione, tagli a spese e costante rapporto con Cdc della mia amministrazione'
L'ex sindaca di Campione d'Italia, Maria Paola Mangili Piccaluga, commenta la decisione della Corte dei conti sulle responsabilità del dissesto del Comune.
Scritto da Amr
"Ovviamente il decreto (che non è una sentenza) emanato dalla Corte di conti nei confronti della mia amministrazione mi ha profondamente sorpreso, in quanto lo stesso nega comportamenti significativi quali tagli sulle spese generali di 35 milioni annui, tagli sugli stipendi dei dipendenti comunali, tagli significativi sulle integrazioni pensionistiche , vendita certa di terreni comunali detti T4 per 11 milioni di franchi svizzeri". Con queste parole l'ex sindaca di Campione d'Italia, Maria Paola Mangilli Piccaluga, commenta la decisione della Corte dei conti di sanzionarla, assieme con la sua amministrazione, per alcune delibere e decisioni che avrebbero infine portato, nel 2018, allla dichiarazione di dissesto dell'ente.
Piccaluga ribadisce: "Il comportamento della mia mministrazione è sempre stato onesto e trasparente, senza interessi personali . È difficile comprendere come sia possibile che una amministrazione venga decretata colpevole quando ha agito dopo aver avuto pareri favorevoli dai funzionari dai revisore dei conti e sotto l’occhio attento del ministero, che comprendendo le difficoltà causate anche dal cambio euro franco aveva stabilito un contributo annuo di 10 milioni di euronlegati al cambio , che ancora oggi il Comune riceve, e il costante rapporto che avveniva fra i funzionari del comune e la Corte dei conti".
L'ITER - Come precisato da Piccaluga, la decisione dei giudici contabilli è un decreto, e non una sentenza di primo grado, e c'è tempo fino alla fine di luglio per impugnarla. "Ricorreremo certamente entro il 30 luglio su quanto stabilito dal decreto che non è sentenza", conclude Piccaluga.