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Tensioni al Casinò St. Vincent, Forza Italia: 'Governo valdostano spieghi le ragioni'

16 luglio 2024 - 13:12

I consiglieri di Forza Italia Marquis e Baccega interrogano il Governo valdostano sulle tensioni che sarebbero in atto al Casinò di Saint Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo

“Conoscere le ragioni e lo stato dell'arte delle tensioni” che sarebbero in atto al Casinò di Saint Vincent.
Questa la richiesta che viene al Governo della Valle d'Aosta dai consiglieri regionali di Forza Italia Pierluigi Marquis e Mauro Baccega. In una interrogazione, iscritta all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Valle, convocato per il 24 e il 25 luglio, i due consiglieri richiamano infatti l’audizione sulla Casa da gioco in IV Commissione consiliare competente svoltasi lo scorso 4 luglio “in cui sono stati sentiti il presidente di Finaosta e il direttore generale in cui è emerso che ci sono alcune frizioni tra il personale e l’azienda”.
Ma non è questo l'unico punto relativo al Casinò che figura al come sempre nutrito ordine del giorno dei lavori. Torna infatti l'interpellanza del consigliere di Rassemblement Valdotain Stefano Aggravi sulla “condivisione con le Commissioni consiliari competenti delle future scelte strategiche aziendali della Casino de la Vallée Spa" e che non era stata discussa nella precedente seduta, ma a questa si aggiunge una mozione, anch'essa a firma di Forza Italia, recante "Impegno a promuovere l'audizione, nella Commissione competente, dell'amministratore unico (Rodolfo Buat Ndr) per conoscere le strategie future del Casino de la Vallée Spa”.

In essa Marquis e Baccega ricordano l'audizione del 1° febbraio 2024 dell'amministratore unico della Casino de la Vallée, in merito alla situazione della Casa da gioco e “la sinergia fra la struttura alberghiera e la Casa da gioco, unicum nel panorama dei Casino italiani ed europei, peraltro estremamente attrattiva per i clienti così detti spendenti". Inoltre, fanno riferimento all'”enunciata possibilità di organizzare tornei di poker, laddove solo i casinò possono organizzare detti tornei” ed evidenziano che “non potendo effettuare campagne di comunicazione, l'organizzazione di un torneo di poker è una delle uniche forme di comunicazione che può coinvolgere fino a 2.000 concorrenti, ma soprattutto richiamare target di pubblico che potrebbe avvicinarsi anche ai giochi più tradizionali”. I consiglieri azzurri richiamano poi le affermazioni del presidente della Regione Renzo Testolin in Consiglio regionale rispondendo a una interpellanza del loro gruppo, dove si diceva che in prospettiva, la Casino de La Vallée non esclude la possibilità di organizzare tornei di Poker e Texas Holdem in un quadro organizzativo e contrattuale che eviti le esperienze negative del passato, come pure i numerosi articoli di stampa che danno conto sia del successo dei tornei di poker organizzati al Casinò Sanremo che dell'affidamento (in realtà non ancora ufficializzato formalmente Ndr) a Pokerstars, da parte del Casinò di Campione, dell'organizzazione di tornei presso la propria casa da gioco. In questo contesto, per Marquis e Baccega, è “importante prendere atto delle strategie aziendali della Casino de la Vallée”, chiedendole appunto all'amministratore unico Rodolfo Buat. 

Una richiesta che avviene in un contesto ancora più generale, ossia che non c'è chiarezza su quale sarà la futura gestione del Casinò al termine del periodo concordatario, e su cosa ha consigliato in proposito lo studio affidato a Finaosta e realizzato materalmente a Ernst&Young, anche se pare probabile che le conclusioni della società di consulenza pendessero a favore della scelta della privatizzazione.

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