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Verda (Campione 2.0): 'Sanità, fare chiarezza su copertura spese 2022 e a seguire'

24 ottobre 2023 - 10:39

Il capogruppo dell'opposizione in consiglio comunale a Campione d'Italia, Simone Verda, chiede al sindaco di fare chiarezza sulla copertura delle spese sanitarie.

Scritto da Amr

Non c'è solo il Casinò a tenere banco nell'enclave. Anche la questione sanitaria è sempre protagonista a Campione d'Italia, con l'attenzione ovviamente puntata sulla copertura dei costi relativi e sulla necessità di fare chiarezza sulla sostenibilità delle spesa,

A tale proposito, Simone Verda, consigliere comunale d'opposizione e capogruppo di Campione 2.0, ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al sindaco Roberto Canesi, chiedendo appunto “chi sosterrà la spesa dal 2022 e degli anni successivi per la copertura di questo servizio così importante che prevede costi di alcuni milioni annui”, “come si possa sostenere la spesa sanitaria svizzera per i cittadini attraverso l'importo ex art. 7 bis della legge 43/2005 di soli 575mila euro che di fatto sono destinati alla spesa farmaceutica e che comunque sommati alla spesa capitaria sostenuta dalla Regione Lombardia non riuscirebbero senza ombra di dubbio a saldare la spesa totale”, come pure, “non avendo letto nella Legge finanziaria dello Stato italiano alcun intervento in materia, se si prevedono emendamenti sostanziali,strutturali ed economici per dare certezze e serenità nei prossimi anni su tale spesa, consapevole che lo sforzo economico dello Stato in questo momento di crisi nazionale dovrà essere di importante impatto economico milionario, si può stimare un intervento di 4 o 5 milioni forse annuo”.

LE PREMESSE – In premessa, Verda ripercorre le ultime puntate  vicende della complessa e delicata vicenda, partendo, “a seguito dell'approvazione da parte di Regione Lombardia della Dgr XI/6298 del 26.04.2022 avente ad oggetto 'Determinazioni sull'assistenza sanitaria ai residenti nel Comune di Campione d'Italia a seguito del 13° dialogo italo-svizzero sulla cooperazione transfrontaliera e della compartecipazione alla spesa sanitaria'”, dalle comunicazioni della vice sindaco Gaetana Padula che il 5 maggio 2022 “comunicava più puntuali precisazioni in merito alle nuove modalità di attivazione ed erogazione dell'assistenza sanitaria dei cittadini campionesi previste dagli accordi tra il Comune di Campione d'Italia e Regione Lombardia.
Le disposizioni della Dgr XI/6298 stabilivano che, sino al 30 aprile 2023, i cittadini residenti nel Comune di Campione d'Italia che avevano avuto diritto e aderito alla contribuzione volontaria
potevano continuare a servirsi di strutture sanitarie del Canton Ticino, tramite l'autorizzazione 'incorporata' nel modello E112/S2.
La richiesta da parte dei residenti nel Comune di Campione d'Italia di rilascio di modello S2 comportava implicita e volontaria accettazione della contribuzione alla spesa sanitaria per l'accesso alle strutture del Canton Ticino.
Tale contribuzione era (o è) stabilita nell'importo mensile di Chf 92 per i soggetti maggiori di anni 18 e di Chf 33 per i minori di anni 18.
Inoltre, nel caso di effettivo accesso alle prestazioni sanitarie svizzere, era ( o è) dovuta una compartecipazione del 10 percento alle spese di dette prestazioni, sino ad un importo massimo annuo di Chf 700. La compartecipazione del 10 percento non è dovuta per le prestazioni rese ai soggetti minori di anni 18.
Le modalità di versamento di tale compartecipazione, dovevano essere stabilite di comune accordo dalla Direzione generale Welfare di Regione Lombardia, dall'Istituzione comune LaMal e dal Comune di Campione d'Italia.
La richiesta da parte dei residenti nel Comune di Campione d'Italia di rilascio di modello S2 comporta implicita e volontaria accettazione della contribuzione alla spesa sanitaria per l'accesso alle strutture del Canton Ticino”.

Tale sperimentazione, ricorda il consigliere di minoranza citando sempre la delibera della giunta regionale lombarda, aveva come termine il 30 aprile 2023 “per i cittadini residenti nel comune di Campione d’Italia che avessero aderito alla contribuzione volontaria e in tal modo avrebbero potuto continuare a servirsi di strutture del Canton Ticino tramite l’autorizzazione 'incorporata' nel modello E112/S2 in attesa dell’esito dell’incontro tra Italia e Svizzera previsto al punto 5.2 delle conclusioni operative del 13° Dialogo italo- svizzero e dell’esito della sperimentazione della compartecipazione alla spesa sanitaria”.
Tuttavia, “La Regione Lombardia in data 12.4.23 atto numero XII/125 ha deliberato di rinviare al 30 settembre 2023 il termine previsto del 30 aprile 2023 quale data di cessazione della sperimentazione avviata con la Dgr 6298/2022 in attesa della costituzione del gruppo tecnico misto che dovrà determinare le modalità dell’incasso della compartecipazione alla spesa sanitaria dei cittadini residenti a Campione d’Italia che hanno aderito alla sperimentazione”.
Continuando a ripercorrere la vicenda, “in data 17.4.23 i gran consiglieri del Canton Ticino Maderni, Alberti, Censi e Speziali  interrogavano il Consiglio di stato ticinese” chiedendo “in base al sistema sperimentale in vigore e prorogato fino a settembre, tenuto conto delle discussioni ancora in corso tra le parti interessate, chi dovrebbe assumere i costi residui delle prestazioni sanitarie erogate in Ticino e non coperte direttamente dai cittadini campionesi”.
Rifacendosi alla conclusioni operative del dialogo transfrontaliero, il Cantone Ticino rispondeva ritenendo che “non sia competenza del Cantone definire le modalità di incasso della compartecipazione volontaria alla spesa sanitaria dei singoli cittadini campionesi. Dal momento che questa prevista compartecipazione sarebbe conseguente a un accordo internazionale in materia di assicurazioni sociali, le discussioni andranno condotte non con le autorità cantonali, ma con l'Ambito affari internazionali dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali". Il Cantone, riferisce Verda, “si dice tuttavia perplesso riguardo all'auspicio di demandare a un ente svizzero, l'istituzione comune LaMal, la riscossione di un tributo, ancorché volontario, a carico dei residenti a Campione volto a contenere i maggiori costi dell'assistenza sanitaria rispetto alle disponibilità del Servizio sanitario nazionale”.

Si arriva dunque al 3 maggio scorso, quando, grazie al lavoro svolto dall'avvocato Barbara Marchesini,“il Tar Lombardia ha depositato sentenza in materia e ha annullato le delibere della Giunta Regione Lombardia”, sottolineando nella sue motivazioni che “la normativa nazionale in materia di assistenza sanitaria ai residenti a Campione d'Italia è ancora in vigore e non può pertanto essere disapplicata dalla Regione mediante l’adozione di provvedimenti amministrativi con essa contrastanti. Se la Regione lo reputa opportuno potrà richiedere allo Stato una modifica di tale normativa o potrà, qualora si ritenga competente, adottare essa stessa norme primarie che modifichino il regime sopra descritto; in mancanza, anche Regione Lombardia non potrà far altro che applicare la normativa attualmente vigente".
Si arriva al 12 luglio, quando il presidente del Consiglio di Stato ticinese “risponde alle interrogazioni sostenendo che il regime basato sull’Accordo italo-svizzero del 28 gennaio 2005 ,che ritorna in essere dopo l’annullamento del regime transitorio decretato dal Tar Lombardia, stabilisce che tutti i residenti nel Comune di Campione d’Italia hanno diritto di usufruire di cure sanitarie nel Canton Ticino fino a quando le prestazioni non verranno assicurate direttamente dalla Regione Lombardia e dall’Ats di Como. Secondo questo sistema, ma anche nel regime adottato dalla Regione Lombardia poi annullato in sede giudiziaria, le fatture emesse dai fornitori di prestazione ticinesi sono onorate al 100 percento dall’Ic-LAMal che recupera dallo Stato italiano quanto anticipato”. Il Consiglio di Stato ticinese aggiunge poi che “a seguito della sentenza del Tar Lombardia, non vi è più la necessità di creare un tavolo tecnico. Le eventuali questioni in sospeso sono trattate direttamente con la Giunta della Regione Lombardia dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali, ambito affari internazionali”.
Si arriva dunque a settembre, quando “l'Ats Campione, il Comitato civico e il signor Silvano Orlando hanno raccolto le adesioni per i cittadini residenti a Campione per la sottoscrizione del modulo S2”.

LE SOMME STANZIATE - Nel porre i quesiti a Canesi, Verda ricorda la determinazione n .61/2023 reg. Area del Comune di Campione “ove in premessa si afferma che il Comune di Campione d'Italia è tenuto a sostenere i maggiori costi per l'assistenza sanitaria in Svizzera dei cittadini residenti eccedenti la quota capitaria, nei limiti del contributo erogato ai sensi dell'art. 7 bis della .L 43/2005” e sottolinea che “a conoscenza dei dati la somma annua per l'anno 2022 e 2023 relativa alla legge 43/05 è pari a 575.000 euro”, una somma che “non è sufficiente da almeno il 2018 a coprire nemmeno annualmente le spese totali del rimborso del costo dei farmaci svizzeri delle farmacie autorizzate”, tant'è che “il Comune da anni attinge per la differenza di tali costi ad economie e risorse del proprio bilancio”.

Verda prende inoltre atto, dalla premessa della determinazione “degli autorevoli uffici dirigenziali in questione” che “la Regione Lombardia si limita a sostenere solo la quota capitaria dei costi sanitari del cittadino residente” ed evidenzia di aver letto il disegno di bilancio 2024 approvato da pochi giorni in Consiglio dei ministri e che nel testo “non si evincono interventi normativi ed economici finanziari specifici in materia sanitaria per il sostegno del sistema svizzero per i cittadini di Campione d'Italia”.

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