Sanremo, Ugl: 'Allentare tensioni e dialogare su soluzioni'
L'Ugl Terziario del Casinò di Sanremo ritiene critica la situazione ma invita tutti a un dialogo senza pregiudizi.
“La situazione del bilancio della Società è critica. Bisognerebbe tutti prenderne atto e partire dal presupposto fondamentale del comune interesse alla continuità aziendale del Casinò”. Questa la posizione espressa dall'Ugl Terziario del Casinò di Sanremo, il cui segretario Massimiliano Moroni sottolinea come il management della Casa da gioco abbia garantito “la trasparenza anche sul tema del bar ristorante” e “un confronto che ci ha permesso di valutare oggettivamente il problema. Ed abbiamo preso coscienza del serio rischio per la salvaguardia dei livelli occupazionali”.
La sigla sindacale “ha già fornito un contributo concreto in merito”, proponendo “l’affidamento all’appaltatore del bar interno degli impiegati” e il Cda “ha dimostrato grande senso di responsabilità accogliendo immediatamente, e senza riserva alcuna, la nostra istanza, ottenendo il risultato di una riduzione degli esuberi”.
Nel dirsi solidale con i lavoratori coinvolti, l'Ugl Terziario assicura di essere disponibile a “un confronto su quelle che sembrerebbero essere le possibili soluzioni, non per forza adottabili in alternativa”, vale a dire “l’intervento economico dell’amministrazione comunale a copertura dei costi” e “la discussione sulle posizioni individuali dei lavoratori relativamente all’incentivazione all’esodo, mobilità, contratti di solidarietà, ammortizzatori sociali ecc..”. Invece, il sindacato non intende, “come abbiamo già fatto in occasione della recente protesta per gli orari della roulette francese, obiettare strumentalmente sulle capacità contabili del management”, tant'è che ne erano state constatate le competenze già “sulla correttezza dei conti. Restiamo in attesa del 31 marzo (termine fase sperimentale) per verificarne l’effettiva corrispondenza”.
Moroni ricorda come il sindacato abbia tavolta “criticato il Cda su questioni tecniche; e continueremo a farlo. Ma non abbiamo mai percepito da parte loro indifferenza o disinteresse nei confronti degli stati d’animo dei lavoratori a rischio.
Sarebbe rasserenante per tutti, durante l’attuale grave periodo di crisi globale, allentare le tensioni, evitando rigide prese di posizione aprioristiche e sedendoci al tavolo del dialogo. Concediamoci fiducia reciprocamente”, è l'invito che lancia. “Noi vogliamo evitare di illudere, o ancor peggio strumentalizzare, i dipendenti del bar ristorante già comprensibilmente sottoposti a forte stress.
Solo lavorando insieme, alla ricerca di soluzioni concrete e attuabili, potremmo garantire il massimo della tutela a questi lavoratori”.