Casinò St. Vincent, dopo le assemblee ancora una richiesta di incontro all'azienda
I lavoratori del Casinò di St. Vincent chiedono ai sindacati di avere ancora altre risposte sull'accordo ponte.
Due assemblee, ieri 25 gennaio al Casinò di Saint Vincent, organizzate dai sindacati per spiegare ai lavoratori i contenuti della bozza di accordo ponte che sarà valido nel 2024 per l'unità produttiva gioco, a integrazione di quello del febbraio 2019 e in vista del referendum che le sigle intendono organizzare così da dare modo anche ai non iscritti di esprimere il loro parere, ma anche per dare seguito logico a quanto era stato fatto cinque anni fa. Ossia: così come l'accordo del 2019 era stato poi passato al vaglio dei lavoratori attraverso un referendum, così anche le sue modifiche dovrebbero seguire la stessa procedura.
Durante le assemblee, 62 i partecipanti alla prima e 84 alla seconda, gli interventi sono stati in verità non numerosi. Un paio nell'appuntamento del primo pomeriggio, per chiedere lumi su tempi e base di partenza del nuovo contratto che dovrà essere redatto, e quattro/cinque in quello serale. Interventi però, quelli serali, dai toni accesi e anche critici nei confronti delle sigle sindali e del lavoro svolto. In particolare, si è contestata la decisione di ricorrere al referendum per approvare l'accordo ponte e, prima ancora, si è chiesto ai sindacati di chiedere ancora dei chiarimenti e modifiche all'azienda. Tra i punti giudicati da rivedere, le ferie, i 6 giorni di Rol, il fondo di previdenza e la quattordicesima, su cui l'accordo ponte intende intervenire in questo 2024 che è l'ultimo anno del periodo concordatario.
Prendendo atto di quanto è emerso durante le due assemblee, i sindacati chiederanno dunque un nuovo incontro urgente all'azienda.
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