Casinò Venezia, Ooss: 'Due giorni di sciopero del reparto gioco dal 22 dicembre'
Le sigle sindacali attive al Casinò Venezia indicono due giornate di sciopero e revocano quello relativo agli straordinari.
Scritto da Anna Maria Rengo
Foto di Rebe Adelaida su Unsplash
Revoca a partire da oggi 15 dicembre dello sciopero delle prestazioni straordinarie indetto il 6 dicembre scorso ma contestuale proclamazione di “una nuova iniziativa generale consistente nello sciopero di tutti i reparti del ramo gioco della Casinò di Venezia Gioco Spa a partire dalle ore 06.00 del giorno 22 dicembre 2023 fino alle ore 06.00 del giorno 24 dicembre 2023, diffidando anche la direzione aziendale dal tenere nelle prossime circostanze comportamenti che impediscano a chiunque il legittimo esercizio del proprio diritto sindacale”.
Lo comunicano le segreterie sindacali di Slc Cgil, Fisascat Cisl, Uilcom, Ulas, Snalc Cisal e Rlc, dando così ulteriore seguito alle iniziative in corso al Casinò di Venezia dopo la rottura della trattativa sulla rivisitazione del contratto di lavoro vigente.
Nel comunicato le sigle sindacali ricordano quanto avvenuto nel corso della procedura di raffreddamento seguita alla dichiarazione di sciopero (all'epoca solo delle prestazioni straordinarie), ritenendo che sia stata una “grottesca rappresentazione della proprietà, nella persona dell’assessore Michele Zuin” e prendono atto del “comportamento protervo e non proattivo tenuto dalla controparte che dichiarava di aver convocato le sigle sindacali 'solo perché obbligata' dalle norme di legge e contrattuali e non perché intendesse davvero scongiurare la protesta dei lavoratori. L’assessore, sprezzante, addirittura bollava quell’iniziativa come uno 'sciopero-non-sciopero', sostenendo (da persona che evidentemente ignora le reali dinamiche aziendali) che al casinò non si facciano straordinari, dimostrando una non nuova mancanza di considerazione per i lavoratori del nostro comparto aziendale. Ciò si somma alla fantasiosa tesi secondo la quale, in un momento di solida salute per il bilancio aziendale, nel caso di rinnovo degli istituti economici contrattuali, su cui verteva il negoziato fino a poche settimane fa, i lavoratori 'devono rimetterci qualcosa'; tesi questa che nessuna organizzazione sindacale crediamo sia pronta ad accogliere se non nel caso di un patente stato di crisi aziendale”.
Infatti, le Ooss del Casinò di Venezia ritengono necessario che “siano adeguati – anche a causa dell’inflazione galoppante – i minimi tabellari e altri istituti (che, come i buoni pasto, sono ancorati a valori corrispondenti a quelli che avevano in lire), senza che questo aumento debba essere pagato dai lavoratori stessi con la diminuzione di altri appannaggi”.
Le sigle ricordano inoltre le motivazioni che la scorsa settimana avevano portato alla dichiarazione di sciopero degli straordinari: “il rigetto delle istanze sindacali per l’adeguamento di istituti economici contrattuali, in particolare i minimi tabellari ancorati a valori contrattualmente vetusti e la contro-proposta 'aziendale' di rinnovo contrattuale con netto ribasso a carico dei lavoratori (chiosata dalle parole dell’assessore Michele Zuin 'dovrete comunque rimetterci qualcosa'”, come pure “il continuativo mancato rispetto dei commi 3 e 4 dell’art. 2 del vigente Cal in merito ai doveri di informativa e consultazione delle Ooss su diversi temi” e anche “l’indebita mancata redistribuzione degli importi di Pdr non erogati per gli anni 2022 e 2023” e inoltre “il mancato riconoscimento dell’indennità oraria notturna ai lavoratori che svolgono prestazioni straordinarie in turno notturno (compensato appunto col solo istituto dello 'straordinario notturno')”. A questo, concludono le sigle sindacali, si aggiunge “il negligente comportamento aziendale che non ha permesso a tutti i lavoratori l’adesione allo sciopero delle prestazioni straordinarie durante lo scorso weekend adeguando le procedure organizzative – in particolare presso la sede veneziana”.