Ripartizione mance al Casinò Campione, al via il tavolo di mediazione
Convocato il tavolo di mediazione presso l'Ispettorato del lavoro sulla ripartizione delle mance al Casinò Campione.
L'obiettivo dei sindacati è di "chiudere quanto prima". Un obiettivo che è certamente anche negli auspici dei dipendenti del Casinò Campione d'Italia, che attendono da oltre un anno che si ripartiscano le mance elargite dai clienti dalla riapertura della struttura, il 26 gennaio dello scorso ano.
Vista la mancanza di un accordo sui criteri per la ripartizione, i sindacati hanno infatti chiesto l'istituzione di un tavolo di mediazione sull'attuazione dell'articolo 42 del contratto collettivo di lavoro (quello appunto che riguarda le mance) presso l'Ispettorato del lavoro, sede di Como. Richiesta che è stata accolta, fissando un primo incontro a scadenza ravvicinata: la mattina del 18 settembre.
L'invito, si legge nella convocazione, è indirizzato alle organizzazioni firmatarie del contratto collettivo, dunque Slc Cgil, Uilcom Uil, Libersind Confsal, Ugl e Snalc Cisal (manca dunque la Fisascat Cisl), ma anche alla Rsu/Rsa del Casinò e alla parte datoriale, ossia la Casinò di Campione Spa.
Sul tavolo di discussione potrebbe (e dovrebbe) esserci anche la proposta che è arrivata dagli stessi dipendenti della Casa da gioco. Un gruppo di essi aveva infatti avviato una raccolta firme (che ha raccolto 64 adesioni, il 40 percento circa dell'intera forza lavoro) e che è stata trasmessa all'Ispettorato.
Tale proposta di ripartizione prevede la divisione paritaria delle mance (e quindi dell’ingente importo sino a oggi accantonato e di quello maturato e maturando nelle more) tra tutti i lavoratori a prescindere dal ruolo e dalla mansione svolta, contemperato però da un criterio solidaristico nei confronti dei lavoratori con contratto part-time, e pertanto con un surplus del 20 percento in loro favore fino al raggiungimento di una quota mance pari all’80 percento di quella dei lavoratori full-time.
L'ARTICOLO 42 - L'articolo 42, dedicato appunto alla ripartizione delle mance, prevede che "per tutta la durata del presente contratto tutte le mance corrisposte dalla clientela saranno versate dai soggetti percettori alla Casa da gioco. Tutto il personale avrà diritto di partecipare al monte mance nella misura massima del 50 percento quale compenso proveniente direttamente dai clienti del Casinò.
L'importo complessivo delle mance versate dai percettori sarà ripartito dall'azienda, sulla base dei criteri che verranno concordati successivamente alla riapertura della Casa da gioco, in cofnormità a quanto stabilito all'esito della contrattazione tra quest'ultima e le rappresentanze sindacali e/o le Ooss firmatarie del presente contratto. L'importo, pari al 50 percento (come citato sopra Nr) deve considerasi omnicomprensivo e da sottoporre all'imposta dovuta, null'altro avendo i dipendenti a pretendere nei confronti della Casa da gioco ad alcun titolo o ragione".
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