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Regole tecniche comma 7, ancora problemi, ma da Adm massima apertura

13 gennaio 2022 - 14:35

In prossimità della scadenza dei nulla osta per gli apparecchi già autorizzati persistono alcune problematiche che Adm, enti e associazioni di categoria cercano di risolvere con tavoli tecnici e incontri.

Scritto da Daniele Duso
Regole tecniche comma 7, ancora problemi, ma da Adm massima apertura

"Registriamo un approccio corretto e una grande apertura da parte di Adm, sono molto soddisfatto, ora attendiamo i risultati". Così Alessandro Lama, presidente di Federamusement Confesercenti e portavoce degli Stati generali dell'amusement, dopo gli ultimi due incontri in vista della scadenza dei termini per la presentazione delle richieste di autocertificazione relative agli apparecchi senza vincita in denaro, fissata per il 28 febbraio.

Una scadenza in vista della quale Lama è positivo perché "l’approccio è perfetto, ogni volta che chiediamo un incontro troviamo grande disponibilità e chiarezza. Anche ieri, 12 gennaio, all'ultimo tavolo di confronto erano presenti Adm, Sogei e gli enti di omologazione. Ormai direi che è diventato quasi un tavolo permanente. Il sistema sta partendo", continua Lama, "abbiamo risolto un paio di problemi tecnici e migliorato soprattutto la parte che riguarda il caricamento dei materiali, mentre su altri punti abbiamo richiesto un miglioramento della documentazione a disposizione. Il nostro scopo, ovviamente, è quello di essere tutti a norma il prima possibile, e qualsiasi cosa chiediamo è sempre in quest’ottica".

Pur con spirito positivo Lama tuttavia non nega l'esistenza, e la persistenza, di qualche difficoltà: "i problemi e le difficoltà sono tante, lo vediamo dai messaggi che arrivano dalla base. Ora abbiamo pubblicato un tutorial per la compilazione dell'autocertificazione e una scheda sintetica esplicativa. Abbiamo chiesto agli enti certificatori di partecipare a una riunione di Stati generali dell'amusement per fare un question time tecnico. Certo, questa è solo la parte formale, la parte sostanziale è tutta da vedere".

In merito agli enti certificatori Lama spiega che "sono tre quelli pubblicati sul nostro sito, dove abbiamo pubblicato anche una breve guida schematica, ma la scelta è libera. Noi ci aspettiamo che sia gli enti che i nostri certificatori comincino a lavorare alacremente. Finora c’è stata assoluta disponibilità, poi i risultati sono altra storia, perché dipendono dalla loro capacità di intervenire, perché non tutte le richieste che facciamo sono concretizzabili".

Più critico il consulente tecnico Eugenio Bernardi secondo il quale "ci sono ancora una marea di domande da presentare e chi fa l'autocertificazione si trova di fronte a tantissimi problemi. Per ogni autocertificazione i noleggiatori devono farsi una scheda esplicativa, che non era prevista. Nella piattaforma si entra solo con Spid, ogni domanda va firma digitalmente, va messo il locale, partita iva, basta che un solo dato non corrisponda che il sistema si blocca. E questo vale anche nel caso non sia chiaro il nome del produttore del gioco, come, ad esempio, quando si devono inserire i dati di un gioco non italiano".

"Occorre poi dichiarare che i giochi sono in regola con la nuova legge ma lo si deve autocertificare, e anche questo è un po' così, come il sesso degli angeli: certo, l'autocertificazione non è pericolosa, ma bisogna stare attenti, per certi giochi va ben, ma per le redemption

Anche per quanto riguarda l'incontro di ieri, continua Bernardi, "qualche passo avanti è stato fatto, ma sono ancora pochissime le domande presentate perché c’è incertezza anche per le certificazioni". Insomma, per Bernardi, ci sono "ancora troppe le criticità sulla procedura di certificazione e ancora non si vede l’ombra di una certificazione per i nuovi apparecchi comma 7 del 110 TULPS (calciobalilla, carambole, biliardi, dondolanti per bambini, flipper, freccette, videogiochi, gru e tickets redemption). Non si nega certamente "che il confronto fra i componenti del così detto 'Tavolo tecnico',  Adm, Enti e associazioni di categoria qualche frutto lo abbia portato. L'obiettivo è quello di avere tipologie di apparecchi con regole di certificazioni più leggere e immediate".

In qualità di consulente sono entrato varie volte all’interno del sito di Adm e conosco le difficoltà che possono trovare i gestori. Ad esempio, non avendo previsto che un gestore dal portale possa effettuare la verifica, questi dovrà accedere come produttore, diventando tale anche ai fini della Camera di commercio. Basta che un dato non coincida e tutto si blocca, ed è facile che i dati non ci siano, soprattutto per macchine straniere o di qualche anno fa". 

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