“Il nostro Paese sta attraversando la fase acuta dell'emergenza. Oggi abbiamo superato 13155 decessi. Questa è una ferita che ci addolora particolarmente, una ferita che mai potremo sanare. Ecco, non siamo nella condizione, lo voglio chiarire, di poter allentare le misure restrittive che abbiamo disposto. Non siamo nella condizione di poter alleviare i disagi e di risparmiare i sacrifici a cui si è sottoposti.”
Queste le parole con cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha accompagnato la firma del Dpcm che proroga al 13 aprile le misure di contenimento del Covid-19, ieri, 1° aprile.
Il nuovo decreto conferma in sostanza quanto preannunciato due giorni fa, con l'estensione delle restrizioni già in atto, comprese quelle per le attività di gioco, che, con tutta probabilità, saranno fra le ultime a tornare in funzione, visto il programma di riaperture "a scaglioni" che ovviamente darà la priorità alle "attività essenziali", relegando in fondo alla lista quelle connesse all'intrattenimento. Con una serie di obblighi in tema di distanziamento sociale.
“Siamo sempre in stretto contatto con gli esperti del Comitato tecnico-scientifico, - ha proseguito Conte - i quali ci rappresentano che si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure restrittive sin qui adottate. Ma, ripeto, non siamo ancora nella condizione di potere iniziare ad abbracciare una prospettiva diversa, cioè la fase due, di convivenza con il virus, per poi successivamente passare alla fase tre di rilancio del Paese.”
Il presidente ha annunciato che il decreto sospende anche le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all'interno degli impianti sportivi di ogni tipo e ha espresso il proprio rammarico per il fatto che le misure di contenimento coinvolgeranno anche le festività di Pasqua.
Si attende quindi la pubblicazione in Gazzetta ufficiale per conoscere i dettagli del provvedimento, a cui nei prossimi giorni si dovrebbe aggiungere anche quella del
"decreto aprile", con le nuove misure di sostegno economico a famiglie ed imprese. Anche qui bisognerà vedere se verranno accolte le tante richieste fatte in queste settimane dai vari settori -
gioco compreso - accomunate dall
'urgenza dell'immissione di liquidità e dall'abbattimento dei costi fissi, per evitare il default.