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Stati generali amusement ai deputati Bagnai e Osnato: 'A rischio futuro del settore'

13 maggio 2024 - 18:03

Gli Stati generali dell'amusement scrivono ai deputati Alberto Bagnai (Lega) e Marco Osnato (FdI) e lanciano l'allarme sulle sorti del settore. La soluzione? 'L'autocertificazione di conformità da parte di produttori e importatori'.

Scritto da Redazione
© Art Lasovsky / Unsplash

© Art Lasovsky / Unsplash

“Nessuna innovazione è stata portata ai locali negli ultimi tre anni e questo porterà rapidamente alla loro estinzione. Inoltre, tutto questo avviene nella stessa epoca storica in cui finalmente si sta rendendo possibile l’organizzazione di tornei monetari nel mondo dell’esport, con la possibilità di partecipazione a questi anche di minori”.

A lanciare l'allarme sulle sorti del puro intrattenimento sono gli Stati generali dell'amusement (con le associazioni Sapar, Federamusement, Consorzio Fee, Astro, Anesv, Acmi, Sniv, Filsea, Andimepa, Anbi, New Asgi e Ansva), in una lettera inviata ai deputati Alberto Bagnai (Lega) e Marco Osnato (FdI), presidente della commissione Finanze della Camera nella quale chiedono loro di atitvarsi affinchè l'impianto legislativo del puro intrattenimento, a loro parere "anacronistico sotto molti punti di vista, sia modificato in modo radicale".

Sotto la lente ci sono le attuali regole tecniche di omologa, per cui in Italia negli ultimi tre anni sono stati importati e prodotti pochissimi giochi, ma anche la preoccupazione sulla scomparsa di oltre la metà dell'attuale parco macchine, se dovesse essere applicati  l’obbligo di omologa per tutti i giochi comma 7c bis (con emissione di ticket).

Invece per gli apparecchi ante 2003 (prodotti o importati prima del 1°gennaio 2003) dal 1° gennaio 2025, salvo proroghe, prenderà corpo il divieto di installazione in ogni tipologia di locale “in quanto sarà impossibile omologarli poiché le ditte produttrici sono nella maggior parte dei casi ormai inattive”.

Inoltre, "Se entrasse in vigore l'obbligo di omologa per tutti i giochi comma 7cbis (con emissione di tickets) presenti in Italia prima del giugno 2021, almeno il 50- 60 percento nell'attuale parco macchine scomparirebbe".

Tanti problemi sul tavolo, quindi, per i quali secondo gli Stati generali dell'amusement l'unica soluzione è  “l’autocertificazione di conformità alle regole tecniche asseverate ad opera di un tecnico abilitato, da parte dei produttori e importatori dei giochi di puro intrattenimento”, mentre "la definizione delle caratteristiche e delle tempistiche di tale autocertificazione sarebbe comunque lasciata alla discrezionalità dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli". Gli Stati generali segnalano poi che "anche le sanzioni previste dal Tulps per le irregolarità relative agli apparecchi di puro intrattenimento sono le medesime riguardanti il gioco con vincita in denaro il che appare come un evidente stortura".

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