Una serie di interventi della Guardia di finanza di Catania e dell'Agenzia dogane e monopoli volta alla prevenzione e alla repressione del gioco illegale, ha portato al sequestro di diverse apparecchiature destinate al gioco d'azzardo non autorizzato. Nel contempo sono state comminata anche sanzioni nei confronti di quattro esercizi commerciali, alcuni dei quali operavano senza le necessarie autorizzazioni per la gestione di giochi e scommesse.
In particolare, i reparti della Gdf, durante le operazioni di controllo, hanno riscontrato che le apparecchiature da gioco di alcuni esercizi commerciali catanesi, erano collegati illecitamente con degli allibratori esteri. Le macchine da gioco risultavano essere connesse a server che da remoto permettevano la gestione di scommesse illegali. Inoltre, durante i controlli, sono stati trovati apparecchi meccanici sprovvisti della necessaria ricevuta di pagamento sugli intrattenimenti.
A conclusione delle attività ispettive, sono state sequestrate complessivamente 4 apparecchiature destinate al gioco, 5 dispositivi elettronici (tra cui computer e stampanti) e una somma di quasi 400 euro, provento di attività illecite.
Le violazioni riscontrate hanno riguardato l’esercizio abusivo di gioco e scommesse, l’installazione di apparecchi senza la necessaria autorizzazione e la connessione a allibratori esteri non autorizzati.
Due soggetti sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per la violazione dell'articolo 4 della Legge 401/89 (esercizio abusivo di gioco o scommessa), e sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 90mila euro.
In provincia di Messina altre irregolarità sono state portate a galla dai carabinieri della compagnia di Patti, in provincia di Messina.
I militari dell'Arma hanno sottoposto a controllo sei sale gioco e sale scommesse elevando sanzioni per oltre 13.000 euro. In particolare, un'attività è stata sanzionata per avere concesso la partecipazione ai giochi pubblici di minori di 18 anni. I carabinieri, infatti, al momento delle verifiche, hanno trovato, all'interno della sala, due minorenni impegnati nel gioco, in violazione alla normativa, mentre un'altra attività è stata sanzionata per non avere ottemperato al pagamento della prevista imposta sugli intrattenimenti.