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Distanziometro a Rimini, Tar: 'Tenere conto del codice della strada'

17 maggio 2023 - 13:28

Il Tar Bologna accoglie il ricorso di una società di gioco in merito all'applicazione del distanziometro a Rimini.

Scritto da Amr

Foto di Tingey Injury Law Firm su Unsplash

Con una sentenza, il Tar Bologna ha accolto il ricorso della società che gestisce una sala giochi a Rimini, annullando la nota del Comune del 2022 che negava l'archiviazione del provvedimento di chiusura. 
Oggetto del contendere, la legge regionale del 2013 che vieta l'installazione di apparecchi da gioco a meno di 500 metri da determinati luoghi sensibili, in questo caso un campo da baseball e una cooperativa. Il gestore aveva fatto ricorso al tribunale amministrativo poiché sosteneva che nella misurazione delle distanze ci fosse un errore, avendo tenuto conto l'amministrazione di un attraversamento pedonale dove non erano presenti le strisce. 

I giudici hanno condiviso le motivazioni della società ricorrente, ossia che "il calcolo del 'percorso pedonale più breve' non può non tener contro delle esigenze di sicurezza dei pedoni presidiate dall’art. 190 del Codice della Strada, si che in ipotesi come nel caso di specie di attraversamento pedonale privo delle strisce pedonali e con semaforo soltanto veicolare tale attraversamento, benché normativamente consentito, sarebbe pericoloso e dunque non computabile". 
Il Comune di Rimini aveva invece argomentato che per dirigersi verso la sala giochi in questione si potrebbe transitare comunque anche in assenza di tali caratteristiche, come consentito dall’art. 190 comma 2 del Codice della Strada.

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