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Faggiani (Osservatorio Lazio): 'Riordino punti su prevenzione del gioco patologico'

02 luglio 2024 - 16:33

La 'Relazione sul fenomeno delle dipendenze nel Lazio', che documenta l'aumento dei casi di abuso di alcol e droga, è l'occasione per Faggiani (Osservatorio regionale) per chiedere di mettere la prevenzione, la formazione e l'informazione al centro del riordino del gioco pubblico.

Scritto da Redazione

Domenico Faggiani, membro dell'Osservatorio regionale del Lazio sul fenomeno del gioco d’azzardo

Il dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio ha pubblicato, anche quest’anno, la “Relazione sul fenomeno delle dipendenze nel Lazio”, contenente i dati relativi all’anno 2023.

Si tratta della relazione annuale descrittiva dei dati raccolti dal Sistema informativo sulle dipendenze (Sird) dialogando con i Servizi per le dipendenze pubblici (SerD) e del privato sociale accreditato sugli utenti in carico per Disturbo da uso di sostanze stupefacenti (Dus), Disturbo da uso di alcol (Dua), Disturbo da gioco d’azzardo (Dga) e altre dipendenze problematiche. Nel 2023, con 54 sedi, 46 delle quali territoriali e 8 sedi carcerarie.

La relazione segnala che nel 2023 nel Lazio, oltre ai SerD, per la cura e la riabilitazione delle dipendenze patologiche, erano operanti 26 strutture del privato sociale accreditate.

I soggetti presi in carico nel 2023 sono stati in totale 18.970, dei quali: 13.701 utenti con prestazioni per Dus; 4.128 utenti con prestazioni per Dua; 828 utenti con prestazioni per Dga; 478 utenti con prestazioni per altre dipendenze.

I dati pre-pandemia, anno 2019, indicavano 18.282 soggetti totali, dei quali: 14.208 soggetti dipendenti da droghe, 3.098 soggetti dipendenti da alcol, 841 soggetti con Disturbo da gioco d’azzardo, 135 soggetti con altre dipendenze.

Quindi, tra il 2019 ed il 2023, vi è stato un incremento sia dei soggetti con prestazioni per Dua che per altre dipendenze.

Per quanto riguarda gli utenti con prestazioni per Dga, il dato del 2023 risulta essere leggermente inferiore a quello del 2019.

Questi dati sono l'occasione per Domenico Faggiani, membro dell'Osservatorio regionale del Lazio sul fenomeno del gioco d’azzardo, per tornare a fare delle riflessioni sul riordino del gioco pubblico.

“Ovviamente occorre sempre rammentare il problema del sommerso, cioè di tutti quei casi che non emergono, che non sono noti perché i soggetti non si rivolgono né al servizio pubblico né al privato convenzionato, ma questo fenomeno riguarda ovviamente non soltanto il disturbo da gioco d’azzardo ma anche altre dipendenze.

Comunque, al di là del confronto tra i dati dei diversi anni, è evidente a tutti la necessità di affrontare in maniera più efficace il problema del disturbo del gioco d’azzardo. Questo deve essere fatto attraverso una migliore attività di prevenzione, a cominciare da una capillare informazione, da una adeguata attività di formazione degli operatori del settore ed anche attraverso controlli più efficaci.

Per tutto ciò, il riordino del settore, e le relative norme di attuazione, possono rappresentare una occasione importante, soprattutto se queste norme scaturiranno da un proficuo confronto tra lo Stato, le autonomie locali e coloro che nel settore operano per conto dello Stato”.

 

 

 

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