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Fanelli (già direttore giochi Adm): 'Dilemma territoriale il nodo centrale'

24 ottobre 2024 - 09:12

Roberto Fanelli, già direttore giochi dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, alla presentazione del rapporto I-Com sottolinea la centralità della questione territoriale.

Scritto da Cc

Roma - “Il primo aspetto che voglio analizzare è quello legislativo”, perché il fatto che “in una legge di Delega fiscale importante sia stao inserito un articolo dedicato al gioco è segno che questo è argomento che va discusso in sedi competenti, cosa che testimonia una sensibilità politica sull'argomento”.
Lo afferma Roberto Fanelli, già direttore dei giochi dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel suo intervento al seminario pubblico organizzato da I-Com, l’Istituto per la competitività, in collaborazione con Igt su "Il futuro del settore dei giochi tra innovazione di mercato e politiche fiscali”, tenutosi oggi, 24 ottobre, a Roma.

“Dall’altro lato – prosegue - come osservatore tecnico vedo che il decreto legislativo del gioco intanto si occupa solo dell’online, cambia qualche regola e soprattutto dà il la a gara per nuove concessioni. Ma questo si poteva ottenere con una norma ad hoc che si riferiva all’emanazione della gara. Ancora, dal punto di vista normativo, è tutto da costruire.

Fanelli ribadisce che è “necessario risolvere il dilemma territoriale, questo contrasto che c’è tra alcune disposizioni locali che rendono difficoltosa l'attività dei punti di gioco fisici a favore dell’online”. Tuttavia, “nel primo decreto legislativo non si parla di fiscalità pur avendo il settore bisogno di una razionalizzazione. Sulla fiscalità se prendiamo in esame i dati del 2023 vediamo che il gioco fisico degli apparecchi, lotto e lotterie arrivano tre quarti del gettito complessivo. L’online che come raccolta è doppia produce un gettito importante, circa un miliardo e mezzo ma c'è una sproporzione evidente: 80 miliardi di gioco online danno un miliardo e mezzo mentre negli apparecchi 35 miliardi di raccolta danno 5,3 miliardi di gettito. Bisogna tenere presente il payout: quando un gioco restituisce molto in vincita aumenta la raccolta ma la spesa rimane quella”. Dunque, “mentre il settore apparecchi ha una tassazione mostruosa, l'online soffre la concorrenza del mercato illegale, per questo incrementare la tassazione comporta un regalo al settore illegale”. 

Come si fa a pensare il futuro? “Bisogna puntare su alcune idee. Mantenendo la tassazione precedente bisogna puntare sulle innovazione di prodotto che serve a mantenere il gioco al livello attuale. Soprattutto se il gioco fisico si riduce a vantaggio dell’online abbiamo una riduzione delle entrate erariali, per cui bisogna pensare ad altre soluzioni come introdurre un diverso modo di tassazione, ad esempio sul margine che per alcuni prodotti è agevole”. Occorre dunque “pensare a modalità di tassazione diverse anche a livello sperimentale”.

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