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Green pass e gioco, su Facebook un sondaggio delle Donne in Gioco

09 agosto 2021 - 13:45

Il green pass continua a far discutere, anche tra gli imprenditori. Il gruppo Facebook delle Donne in gioco lancia un sondaggio per vederne i primi effetti.

Scritto da Daniele Duso

"Con l'introduzione del green pass obbligatorio presso la tua attività, si denota un calo della clientela?" Questo il quesito che introduce un sondaggio lanciato qualche ora fa dal gruppo Facebook delle Donne in gioco, il Comitato nato qualche mese fa, in occasione delle proteste per il protrarsi delle chiusure del settore del gioco, mentre il resto del mondo imprenditoriale pian piano cominciava a rivedere la luce.

Ora la questione è diversa. I locali hanno riaperto da inizio luglio, ma l'introduzione del green pass (obbligatorio per avere accesso a musei, istituti e luoghi della cultura, mostre, sagre e fiere, convegni e congressi, centri termali, centri sociali e ricreativi per le attività al chiuso, sale bingo, casinò, sale gioco, sale scommesse e spettacoli aperti al pubblico) decisa dal governo e divenuta obbligatoria da venerdì 6 agosto, rischia di creare ulteriori problemi.

Già dopo i primi giorni numerosi esercenti lamentavano un calo di accessi, come abbiamo riportato parlando ad esempio con il sindacato dei totoricevitori sportivi, dovuto sia ai numerosi "no vax" e "no green pass", contrari a quelle che vedono come insormontabili restrizioni, ma anche a tanti altri cittadini che probabilmente temono code alle entrate, e troppe lungaggini, timori evidentemente non proporzionati al tempo di svago poi ottenuto.

Così, per raccogliere umori (e malumori) di tanti imprenditori del settore, le Donne in Gioco hanno lanciato un sondaggio, che ha visto sinora 27 risposte. Alla domanda iniziale, "Con l'introduzione del green pass obbligatorio presso la tua attività, si denota un calo della clientela?", 20 partecipanti hanno risposto "sì, molto", mentre uno ha risposto "sì, poco", in ogni caso 21 risposte positive su 27. Solo cinque partecipanti hanno risposto con un secco "no", smentendo cali di accessi alle loro strutture, mentre nessuno si è dichiarato contrario al green pass, così che la casella "non chiedo il green pass" attualmente rimane vuota.

Il sondaggio, che si può visionare collegandosi a questo link, nonostante la bassa partecipazione (ma al momento in cui scriviamo è online da manco 24 ore) dà comunque un chiaro spaccato delle posizioni che si sono creare attorno al green pass. Per quanto poco scientifico sarà sicuramente interessante verificarne gli sviluppi, se non altro perché chi vi partecipa lascia il proprio nome (e in qualche caso il cognome).

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