Il libro dell’avvocato Cardia sul gioco pubblico consegnato all’onorevole Mulé alla Camera
Il libro ‘Il gioco pubblico in Italia: riordino, questione territoriale e cortocircuiti istituzionali' consegnato al Vicepresidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulé.
"Stamattina con piacere ho consegnato personalmente una copia del libro, ‘Il gioco pubblico in Italia: riordino, questione territoriale e cortocircuiti istituzionali' al Vicepresidente della Camera dei Deputati, On. Giorgio Mulé.” A darne l’annuncio è l’avvocato Geronimo Cardia che, proprio la scorsa settimana, aveva presentato al Senato la sua fatica letteraria e giuridica: “In questo libro ci sono 24 anni di storia e di analisi giuridica. Lo sforzo è stato di mettere nelle condizioni, chi avesse voglia, di conoscere in modo tecnico la storia normativa che riguarda il comparto del gioco pubblico. Si parte al 2000, con l'arrivo dei vari giochi, e poi dal 2011 le Regioni iniziano a intervenire, dicendosi che i punti sono troppi e che devono occuparsi delle persone”. Aveva analizzato così il suo lavoro, Cardia, nel corso di una conferenza che è stata anche occasione per fare il punto sulla questione territoriale e sul riordino del gioco fisico. Temi sempre in evoluzione, in effetti.
Il libro si configura dunque come uno strumento a disposizione dell'operatore “che se decide di operare deve conformarsi alle normative vigenti, scoprendo che i distanziometri sono storicamente gli stessi che erano stati concepiti nel 1990 per tenere lontani i ripetitori dei telefonini da alcuni luoghi sensibili come l'ospedale. Poi, c'è stata una specie di gara e infine si è scoperto che non si può stare da nessuna parte”. Analoga storia hanno gli orari: “Un conto è limitare l'orario di distribuzione, un altro è rendere impossibile un'attività economica. E questo lo dico dal 2011. Poi, nel 2016, ho raccolto i miei lavori in un libro e ora che sono passati otto anni torno con uno nuovo per contestualizzare il problema. Tutti si sono accorti che il problema del territorio sta bloccando le gare”.
E ancora ’”questo libro serve perché i nostri interlocutori, che la pensano diversamente da noi, sono molto agguerriti, quindi cerchiamo di dare a tutti gli strumenti per affrontarli”.
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