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Ires Piemonte: 'In regione una media giocatori più bassa di quella nazionale'

04 luglio 2024 - 12:19

La relazione annuale di Ires Piemonte sull’andamento socioeconomico e territoriale della regione evidenzia come nel 2022 i giocatori d’azzardo in Piemonte siano stati inferiori del 5% rispetto alla media nazionale.

Scritto da Redazione
Ires Piemonte - Relazione annuale 2024.png

"Nel 2022 i giocatori d’azzardo in Piemonte erano il 5 percento in meno rispetto alla media nazionale (45,9 percento vs 50,9 percento)."

Lo si legge nella relazione annuale redatta dall'Ires Piemonte, ente di ricerca regionale che ogni 12 mesi analizza l’andamento socioeconomico e territoriale della regione ed effettua analisi, sia congiunturali che di scenario, dei principali fenomeni socioeconomici e territoriali, compreso il fenomeno del gioco.

I dati, precisa lo studio, sono relativi alla "prevalenza di coloro che hanno dichiarato di aver giocato almeno una volta negli ultimi 12 mesi."

Relativamente ai giovani la relazione evidenzia che "in Piemonte nel 2022, il 49,4 percento degli studenti maschi e il 42,5 percento delle loro coetanee (15- 19 anni) dichiarano di aver scommesso o giocato denaro negli ultimi 12 mesi. In generale il 9,8 percento ha un profilo di gioco a rischio e il 5,2 percento sono giocatori problematici." A livello generale emerge che "il numero di giovani giocatori è in crescita sia a livello regionale che nazionale (+8 percento dal 2021 al 2022)."

La relazione, nel presentare questi dati, sottolinea come "gli stili di vita" siano "i principali fattori modificabili di protezione o di rischio comportamentale per la salute e il benessere della popolazione." In particolare lo studio riporta che "osservando gli stili di vita dei più giovani, negli ultimi vent’anni, a livello nazionale, si osservano elementi di peggioramento" e cita i dati del 13° Rapporto sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, secondo il quale "quasi il 12 percento degli adolescenti, soprattutto maschi, è a rischio di dipendenza dai videogiochi, e gli studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni che si sono isolati volontariamente per 6 mesi o più risultano essere il 9,1 percento del totale."

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