skin
Menu

La commedia dell'intrattenimento alla prova ripartenza

21 agosto 2021 - 07:29

Il settore del gaming ritrova il suo firmamento dopo le riaperture, riprendendo il suo commino di speranza: qui i consigli degli esperti per una ripartenza col botto.

Scritto da Michele Bragantini

"E quindi uscimmo a riveder le stelle", scriveva Dante, lasciandosi alle spalle la profonda notte infernale raccontata nella Divina Commedia. Prendiamo in prestito le parole del sommo poeta evidenziando la similitudine con la nostra storia recente di operatori del gioco: l’emozione di uscire dalle tenebre, la gioia di riprendere con entusiasmo e speranza. Perché noi di questo mondo siamo fatti così: tante volte hanno tentato di fermarci e ogni volta ricominciamo con la stessa energia di prima. Questa volta quindi parliamo di ripartenza vera, di sale aperte, di imprenditori che finalmente possono tornare a fare il loro lavoro, insieme alle migliaia di addetti del settore che hanno vissuto una vita sospesa per molti mesi.

Finalmente anche noi oggi parliamo di temi operativi, con la voglia di mettere di nuovo in campo entusiasmo e fantasia. Dedichiamo quindi questa pagina estiva agli operatori del settore amusement, occupandoci di un comparto di marketing oggi imprescindibile ma probabilmente non a tutti così familiare: i social. Ho scelto di parlarne con un amico, grande esperto: Filippo Bondi, project manager e digital strategy di Btrees, agenzia di comunicazione con sedi a Torino, Biella e Novara, operativa in tutta Italia.

Filippo, in breve cosa intendiamo quando parliamo di Social?

“I social sono luoghi online di scambio e connessione, di confronto e scontro. Abbiamo social storici, Facebook, Instagram, YouTube, Twitter, Linkedin e Pinterest, o più recent, come Twitch e TikTok. Ma anche Whatsapp e Telegram, seppur più 'privati', sono effettivamente social. Un universo dinamico e variegato che offre opportunità a chiunque”.

Perché oggi è importante essere sui social?

“Perché non essere sui social significa ignorare il principale strumento di marketing oggi esistente. Nessun media offre la possibilità di segmentare così precisamente il pubblico per un interesse. I social network hanno capacità uniche di aggregazione, creando nicchie e per un brand riuscire a inserirsi nel modo corretto in queste conversazioni è un’opportunità unica”.

Su quali social è preferibile “investire?

“Dipende dalla fascia di età da intercettare e dagli 'obiettivi'. In Italia sicuramente Instagram, apprezzato dai giovani ma che coinvolge anche gli adulti e Facebook, che non passa mai di moda. Se vuoi innovare, devi osare su TikTok, un social in forte crescita, che ha nell’intrattenimento la sua anima. Cito anche Twitch, che presto farà concorrenza alle Tv”.

Partiamo dall'Abc: come raccogliere contatti e creare follower?

“Credo che il numero di follower non sia più una metrica così importante per diversi social (Facebook e Instagram), mentre fondamentali sono i contatti. Avere un contatto significa iniziare un dialogo. Quasi tutte le piattaforme social consentono di fare campagne pubblicitarie di lead acquisition spesso a costi contenuti. Dobbiamo aver ben chiaro il passaggio successivo, cioè che fare dei contatti e quindi pianificarne in modo coordinato l’utilizzo sulle piattaforme digitali: social, sito internet, newsletter”.

Il messaggio è elemento fondamentale per il successo social?

“Il messaggio deve essere costruito con coerenza e strategia. Si deve avere un’idea chiara di dove andare, scegliere accuratamente i media e di conseguenza definire contenuti e tono del messaggio. Occorre essere inoltre consapevoli che nel percorso ci saranno sicuramente imprevisti, per cui si dovrà essere pronti e reattivi”.

Immagini, storie, cosa “passa” e cosa no?

“Sicuramente video e foto sono coinvolgenti e, se ben costruiti, sono contenuti che catturano l’attenzione. Pensiamo inoltre al successo dei Meme e come anche i testi possano diventare virali. Sta nelle nostre abilità di scrittura riuscire a coinvolgere anche con le parole”.

Io da sempre sostengo l’importanza della competenza, questa nostra chiacchierata ne è la prova, non possiamo pensare di sapere e saper fare tutto. Quindi: il fai da te paga o è importante appoggiarsi a dei professionisti?

“Partiamo dal presupposto che chiunque può pubblicare un post su Facebook o Instagram ed è il bello dei social. Detto questo, perché il social media marketing porti risultati è fondamentale avere strategia, visione e competenza. Ogni azione deve avere una finalità e per questo credo sia opportuno che le aziende si affidino a dei professionisti che lavorino in partnership con il cliente. Noi in Btrees operiamo con l’obiettivo di creare la giusta sintonia tra azienda ed agenzia, condizione essenziale per ottenere collaborazioni efficaci e risultati concreti”.

Articoli correlati