Canoni bingo in pandemia, attesa per la decisione del Tar Lazio
Al Tar Lazio si è tenuta l'udienza cautelare collegiale sui ricorsi delle sale bingo contro Adm per i canoni in pandemia, la decisione sarà nota nelle prossime ore.
Scritto da Fm
Nuovo confronto al Tar Lazio sui ricorsi promossi dalle sale bingo contro l’Agenzia delle dogane e dei monopoli per la richiesta di pagamento dei canoni riferiti al secondo lockdown per la pandemia di Covid-19.
Nella mattinata di oggi, 9 novembre, si è tenuta l'udienza cautelare collegiale davanti ai giudici amministrativi capitolini. Il collegio dopo discussione ha riservato la decisione, che sarà nota nelle prossime ore.
Il pagamento dei canoni del bingo era stato sospeso dai giudici fino all'udienza di oggi.
LA VICENDA - Dopo aver stabilito la non debenza del canone mensile di proroga per il periodo di sospensione delle attività delle sale in virtù dei Dpcm di contenimento del Covid-19 nel 2020, in relazione alle chiusure del 2021 con la legge di Bilancio il legislatore, al fine di venire incontro ai problemi di liquidità delle società operanti nel settore, ha concesso la possibilità alle società concessionarie di versare all'Erario una parte degli importi dei canoni di concessione mensili dovuti per il primo semestre 2021 e di versare la differenza in rate mensili a decorrere dal luglio 2021 fino al dicembre 2022.
Ma, dall'analisi dei dati, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha verificato che alcuni concessionari, nel corso del secondo periodo di chiusura delle sale, non hanno usufruito di tale rateizzazione dei canoni di proroga né provveduto al versamento degli stessi in maniera integrale.
Per questo, alla fine di settembre, Adm ha chiesto ai concessionari, destinatari di una lettera, di provvedere entro 15 giorni al pagamento del quantum dovuto e di trasmettere copia dei versamenti effettuati, evidenziando che i pagamenti non possono essere ulteriormente procrastinati, in vista della gara per l'assegnazione delle nuove concessioni e considerando che il termine per l'escussione delle garanzie prestate in relazione all'anno 2020 scadrà il 31 dicembre 2022.
Il mancato pagamento nel termine previsto comporta l'escussione delle fidejussioni depositate, nonché l'avvio del procedimento di irrogazione delle sanzioni a titolo di penale previste dall'atto integrativo alla concessione.