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Marcotti (Federbingo): 'Sentenza Cgue, ora lavoro per assetto concessorio più equo'

21 marzo 2025 - 09:54

Italo Marcotti, presidente di Federbingo, commenta la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea sulla proroga tecnica delle concessioni e apre al dialogo con le istituzioni.

Scritto da redazione
Italo Marcotti, presidente di Federbingo

Italo Marcotti, presidente di Federbingo

“Federbingo accoglie con profonda soddisfazione la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, che ha riconosciuto la fondatezza delle criticità evidenziate dal nostro comparto in merito al regime delle proroghe tecniche. La pronuncia rappresenta non solo una vittoria di principio e di merito per il settore del bingo, ma anche un contributo significativo alla riflessione su un assetto concessorio più equo, sostenibile e conforme ai principi europei.”

Ad affermarlo è Italo Marcotti, presidente di Federbingo, a commento della sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea che ha ritenuto Il regime di proroga tecnica italiano connesso alle concessioni per il bingo incompatibile con la normativa comunitaria su tutta la linea. 

Marcotti rimarca: “I richiami della Corte ai concetti di proporzionalità degli oneri, tutela della concorrenza e salvaguardia dell’equilibrio economico delle concessioni offrono una base solida su cui costruire un sistema amministrativo moderno, trasparente e rispettoso dei diritti degli operatori. In quest’ottica, riteniamo che questa decisione possa rappresentare un’occasione preziosa per il legislatore e per le amministrazioni competenti, offrendo spunti utili per avviare una revisione delle attuali prassi, orientata a un maggiore equilibrio tra l’interesse pubblico e la sostenibilità economica delle attività autorizzate”.

Federbingo, prosegue il presidente, “conferma la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni, in uno spirito costruttivo, affinché il futuro assetto del comparto possa fondarsi su regole certe, trasparenti e capaci di garantire stabilità, concorrenza e tutela dell’interesse generale. Il riconoscimento da parte della Corte dell’importanza di strumenti di rinegoziazione contrattuale in caso di eventi straordinari rappresenta infine un passaggio cruciale per l’evoluzione del diritto amministrativo nazionale, rafforzando lo Stato di diritto e promuovendo un rapporto più equilibrato tra amministrazione e operatori economici”.

Ora quindi inzierà la fase di studio della sentenza e di confronto con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, per gestire le risultanze della sentenza. 

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