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Palermo, limiti orari sale bingo: a fine agosto possibile riapertura del confronto

05 agosto 2024 - 12:09

Dalla fine di maggio l'ordinanza del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, limita gli orari di apertura delle sale bingo. A fine agosto la possibilità di uno spiraglio e di un nuovo confronto sulla vicenda.

Scritto da Carlo Cammarella

Contrastare la ludopatia e allo stesso tempo tutelare i lavoratori del settore delle sale bingo. Esiste un punto d’incontro? E soprattutto quali saranno gli ulteriori sviluppi di una vicenda che resta ancora sospsa? Tutto nasce dall'ordinanza emessa a fine maggio dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, prevista dal regolamento Movida approvato lo scorso febbraio. In base a essa le sale bingo di Palermo possono cominciare l'attività alle 10 del mattino con chiusura alle ore 1 durante la settimana e alle ore 2 nei fine settimana. La vicenda ha suscitato non poche polemiche tra gli addetti ai lavori soprattutto perché una riduzione degli orari di apertura potrebbe portare al licenziamento del 20 percento del personale addetto alle sale bingo.

Nel testo compariva anche la motivazione espressa dall'assessore alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti secondo cui appariva “necessario intervenire con la previsione di una fascia oraria delle sale bingo per garantirne, la salute pubblica, con particolare riferimento alle fasce più deboli della popolazione maggiormente esposte al rischio di ludopatia”.

Tuttavia, nonostante i dubbi e le perplessità, la situazione potrebbe evolversi in tempi brevi. Secondo quanto appreso da GiocoNews.it, proprio l’assessore Forzinetti ha comunicato che alla fine del mese di agosto c’è la possibilità di uno spiraglio e che, dunque, potrebbero esserci dei margini per un ulteriore confronto sulla vicenda.

Facciamo un passo indietro: A contestare subito l’ordinanza era stata la Fisascat Cisl Palermo-Trapani con il segretario generale Stefano Spitalieri che in una lettera indirizzata al sindaco e all’assessore al Lavoro e alle attività produttive non nascondeva tutte le sue preoccupazioni. Nel testo venivano evidenziate le “preoccupazioni per le negative refluenze che tale ordinanza avrebbe potuto avere sulle lavoratrici e sui lavoratori che operano all’interno delle sale gioco ove, proprio nelle ore serali, si registra una maggiore affluenza della clientela”.

Anche Italo Marcotti, presidente di Federbingo - Confindustria Sit commentava a GiocoNews.it che si trattava di un'azione “mirata da parte dell'Azienda sanitaria provinciale di Palermo a contenimento del fenomeno del gioco patologico. Purtroppo è un'attività che abbiamo visto spesso negli ultimi 15 anni, e che, come abbiamo visto dai dati, non porta a nulla”.

Da qui una richiesta di confronto che ha portato a un incontro rappresentanti del Comune di Palermo, con l'assessore Giuliano Forzinetti, dei sindacati e alcuni operatori del comparto, in merito ai limiti orari alle sale bingo introdotti con ordinanza sindacale alla fine di maggio.

Dal canto suo la Fisascat ha rimarcato la “preoccupazione per i lavoratori del settore”, ritenendo “assurdo che un'ordinanza possa gravare totalmente sui lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. L’assessore Forzinetti ha invece portato avanti una ricognizione tra i datori di lavoro per comprendere quali fossero le richieste di modifica dell’ordinanza affinché sia possibile contenerne gli effetti negativi.

In una recente intervista rilasciata a GiocoNews.it il sindaco di Palermo affermava che con il regolamento movida e un’ordinanza sindacale “abbiamo voluto dare regole e orari chiari per dare un freno proprio al fenomeno della ludopatia, a dimostrazione di come l’amministrazione comunale voglia fare la sua parte su questo tema. È chiaro che le iniziative di prevenzione debbano passare anche da altri soggetti, come le Asp o il mondo dell’associazionismo, con i quali l’amministrazione è sempre pronta a collaborare”.

Giova anche ricordare che il tar di Sicilia ha fissato per l'11 ottobre l’udienza pubblica per la trattazione del ricorso presentato da alcuni operatori di gioco contro il regolamento movida e i limiti orari imposti alle attività del settore. Nel testo si legge che l’udienza del 20 giugno aveva dato atto “dell’intervenuta emanazione dell’ordinanza n° 88 del 29 maggio 2024 del Comune resistente, con la quale – sino alla definitiva pronuncia degli organi di giustizia amministrativa – è stato esteso l’orario di funzionamento dei suddetti apparecchi da gioco dalle originarie cinque ore giornaliere al medesimo orario di esercizio di sale giochi autorizzate e sale scommesse autorizzate (pari a quattordici ore giornaliere)”.

Ora la questione è ancora aperta e bisognerà aspettare la fine di agosto per capire se ci saranno ulteriori sviluppi. Tutto, però, lascia intendere che la questione è tutt'altro che chiusa. 

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