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Tar: 'Sì a ordinanza gioco di Modena, tutela la salute pubblica'

20 aprile 2023 - 10:12

Il Tar Emilia Romagna respinge il ricorso di una società, concessionaria per la gestione del bingo, contro l'ordinanza oraria del sindaco di Modena. Le motivazioni.

Scritto da Fm

“Come dimostrato dall’istruttoria, che è stata esaustiva sui rischi derivanti alla salute psichica dei consociati dalla diffusione della ludopatia e sulla correlazione esistente tra fenomeni di dipendenza e l'incontrollata possibilità di accesso al gioco: la tutela del benessere e della salute della cittadinanza risulta comunque prevalente rispetto agli interessi economici degli imprenditori di settore, alla luce dei dati acquisiti sulla diffusione dei fenomeni di dipendenza e sui pregiudizi che essa determina sulla vita dei cittadini, con riflessi negativi a carico del servizio sanitario e i servizi sociali, chiamati a contrastare patologie e situazioni di disagio connesse alle ludopatie”.

Lo statuisce il Tar Emilia Romagna, nella sentenza con cui respinge il ricorso di una società, concessionaria per la gestione del bingo, contro l'ordinanza del sindaco di Modena che ha circoscritto le fasce orarie di funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 22, di tutti i giorni feriali e festivi.

Ma i giudici rimarcano che “l'ordinanza impugnata contiene un puntuale riferimento alle esigenze di tutela della salute pubblica e del benessere individuale e collettivo dei cittadini, al cui soddisfacimento è preordinata – attraverso la lotta alla dipendenza da gioco cui è strumentale – la riduzione orari degli apparecchi per il gioco lecito in tutto il territorio comunale. Con riguardo alla dipendenza da gioco d’azzardo, il provvedimento sindacale richiama i dati rilevati dal Servizio dell’Azienda Usl di Modena, rilevando che sul territorio sta sempre più assumendo le caratteristiche di un disturbo compulsivo complesso che oltre a provocare gravi disagi per la persona, genera gravi problemi sociali e finanziari. Si attestano, a livello di stima, 2.000/3.000 giocatori patologici (range piuttosto ampio ma con entrambi i valori molto elevati) con un carico al Servizio Sanitario (nell’anno 2015) di 231 giocatori e un accesso di 100 nuovi casi per anno dal 2012”.

 

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