Campanella (Emi Rebus) da Durigon: 'Incontro positivo su indennizzi, riaperture e blocco leggi regionali'
Le donne del gioco, Emi Rebus, con Antonia Campanella, sono state ricevute dal sottosegretario al Mef della Lega Claudio Durigon.
“La notizia è che finalmente qualcuno ci ascolta anche se alle parole, ora, devono seguire i fatti. E’ un Governo nuovo, diverso nell’approccio e l’incontro col sottosegretario Durigon è andato molto bene e l’esecutivo è molto propositivo nei confronti del nostro settore parlando finalmente di indennizzi e non di ristori. Ma il tema cruciale per tutti, adesso, è il vaccino”. Antonia Campanella di Emi Rebus, protagonista della protesta di queste settimane delle donne del gioco sotto i palazzi del potere romani, ha commentato con Gioconews.it l’incontro con l’esponente della Lega, Claudio Durigon, già sottosegretario al Mef e maggiore “indiziato” come il delegato che verrà incaricato per seguire il settore dei giochi, un’industria molto importante per il Paese. A proposito, ma è lui il sottosegretario con delega ai giochi? “Non ancora ma è molto probabile che lo diventi e, intanto, ha ascoltato le nostre istanze come esponente del Ministero dell’Economia”, prosegue Campanella.
In molti continuano a polemizzare per il nuovo Dpcm e lo slittamento, l’ennesimo delle riaperture per le sale da gioco terrestri. Cosa emerge sotto questo punto di vista dall’incontro col Governo? “Il nuovo esecutivo è molto attivo e parla di riaperture quando la curva dei contagi tornerà a scendere. Ma in questo momento sono concentrati sul reperimento di più dosi possibili e sull’accelerazione della campagna di vaccinazione e degli indennizzi alle aziende. Un passaggio fondamentale è che non saranno già ristori ma indennizzi”.
Su cosa saranno basati gli indennizzi? “In queste settimane il Governo sta lavorando alacremente sul quinto decreto ristori e anche sulla riapertura del bilancio per reperire ulteriori risorse. Gli indennizzi saranno basati sul fatturato annuo e dal confronto 2019 sul 2020. Per chi aveva aperto nel 2020 potrebbe esserci qualche difficoltà ma su questo non siamo riusciti ad approfondire col sottosegretario”.
Una richiesta fondamentale, però, sarebbe già fattibile e senza risorse ma darebbe un aiuto concreto al settore: “Sì abbiamo chiesto un congelamento urgente delle leggi regionali per poter operare in maniera più libera e senza restrizioni, per cercare di recuperare i tanti mesi di chiusure”.Ora, come detto, dai buoni propositi si passi ai fatti: “Di sicuro non possiamo più permetterci di subire ulteriori danni e speriamo che alle parole seguano riaperture e indennizzi. Ma di sicuro siamo soddisfatte perché ci hanno ascoltato e perché abbiamo visto una sensibilità diversa nei confronti del nostro settore”. Dita incrociate, quindi.