Comune Teramo: 'Gioco, 21 novembre scadono autorizzazioni'

“Teniamo fede ad un impegno assunto nel programma elettorale. Siamo consapevoli della pericolosità di tale femomeno e riteniamo imprescindibile intervenire per arginarlo. Non siamo mossi da impulsi punitivi nei confronti di chi gestisce sale con tali apparecchi ma abbiamo l’obbligo morale e civico di tutelare chi diventa vittima del gioco d’azzardo. Riteniamo che la famiglia sia il fondamento della società e sappiamo che la ludopatia mina alla base i rapporti e la serenità familiare. I dati, poi, confermano che l’impatto sociale di tale fenomeno, è così rilevante da non poterci lasciare indifferenti, perché l’azione politica è innanzitutto la ricerca del benessere individuale e sociale”.

A dichiararlo sono Gianguido D’Alberto e Antonio Filipponi, rispettivamente sindaco e assessore al Commercio del Comune di Teramo, che stanno inviando una comunicazione scritta ai titolari di pubblici esercizi al cui interno sono installati apparecchi da gioco, per informarli dell'entrata in vigore della norma regionale abruzzese che inserisce i vincoli sulle distanze di tali strumenti dai luoghi sensibili.