Legge sul gioco, l'Ars Sicilia dice sì all'unanimità
Nella seduta di oggi, 7 ottobre, l'Assemblea regionale siciliana approva la sua legge sul gioco dopo un acceso confronto su emendamenti e subemendamenti.
Dopo tre anni di attesa anche la Sicilia, ultima regione d'Italia a farlo, si dota di una propria legge sul gioco.
La nuova normativa è stata infatti approvata con 38 voti favorevoli e zero contrari dall'Assemblea regionale siciliana nella seduta di oggi, 7 ottobre, dopo un confronto in Aula su diversi emendamenti proposti dai deputati.
Il testo, intitolato “Norme per la prevenzione e il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo”, è il risultato dall'accorpamento di tre proposte - “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico” a firma di Giancarlo Cancelleri (MS5), “Disposizioni di legge contro il gioco d'azzardo per la protezione dei minori e le dipendenze patologiche” di Margherita La Rocca Ruvolo (Udc) e "Norme per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze patologiche da gioco d'azzardo, abuso di alcol e droghe" di Antonio Catalfamo (FdI) - tutte risalenti al 2019.
Nella versione andata in Aula oggi il Ddl prevedeva il divieto d’apertura di centri di scommesse e spazi per il gioco con vincita in denaro, nonché la nuova installazione di apparecchi, ad una distanza minima dai “luoghi sensibili” - come scuole, parrocchie, caserme, strutture sanitarie, centri di aggregazione per giovani e anziani - fissata in 300 metri per i comuni con meno di 50mila abitanti, 500 metri per i comuni con più di 50mila abitanti.
La Regione rilascerà, a cura dei Comuni, agli esercenti di pubblici esercizi, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che sceglieranno di non installare apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito il marchio regionale “Slot? No grazie!”; i Comuni possono prevedere forme premianti per chi aderisce al progetto.