"Ancora una volta che ci batteremo per l’entrata in vigore del distanziometro, così come previsto dalla legge regionale del 2013 per il contrasto al gioco d'azzardo. Molti di quei consiglieri che approvarono la legge, siedono ancora oggi in aula e ci chiediamo con quale faccia tradiranno domani gli impegni presi in quell'occasione".
Così i consiglieri del Movimento 5 stelle della Puglia, in una nota in cui invitano il Consiglio a non votare una nuova legge sul gioco meno restrittiva di quella approvata quasi sei anni fa, come ventilato da più parti in vista della seduta in programma per domani, 5 giugno, in cui è calendarizzata la discussione della proposta a firma dei consiglieri Enzo Colonna, Cosimo Borraccino, Sebastiano Leo e Domenico Santorsola, del gruppo “Noi a Sinistra per la Puglia”.
"Purtroppo la proposta di legge che sarà discussa domani e che va a modificare la legge del 2013 invece di contrastare l’azzardopatia, è meno restrittiva e va ad azzerare quasi completamente i punti ritenuti 'sensibili', ridotti a scuole superiori, università e biblioteche, oltre ad aver ridotto il distanziometro a 250 metri anziché 500.
Ci siamo già battuti in commissione per ricomprendere nei luoghi sensibili scuole elementari e medie, luoghi di culto, centri sportivi e piazze, e ripresenteremo lo stesso emendamento in Consiglio. Su una questione così importante per i pugliesi è vergognoso non aver sentito pronunciare una parola dal presidente Emiliano in tutti questi mesi, se non qualche dichiarazione di facciata a cui come sempre è seguito il vuoto cosmico.
Probabilmente perché sa che la responsabilità nella diffusione di questa piaga è soprattutto della sua inconsistenza da assessore alla sanità, dal momento che l’azzardopatia non va solo curata, ma bisogna mettere in atto azioni concrete per la prevenzione, un aspetto su cui il governo regionale latita da anni", si legge ancora nella nota firmata dai consiglieri Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante, Antonella Laricchia e Tony Trevisi.
"Che fine ha fatto l'osservatorio regionale contro il gioco d'azzardo patologico che permetterebbe di lavorare con tutti i Comuni pugliesi e le associazioni per il monitoraggio del fenomeno? Non si ha alcuna traccia neanche delle campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi legati all’azzardopatia per cui avevamo fatto stanziare fondi nelle sedute del Bilancio di previsione del 2016 e 2017.
Domani in aula ci batteremo per far sì che nessun bambino abbia una sala giochi a pochi passi da scuola. Auspichiamo di non essere i soli a batterci contro la lobby del gioco d’azzardo per tutelare la salute dei cittadini", concludono i consiglieri pentastellati.