Adv gioco nel calcio, in Uk tifosi in campo per vietarlo
Il gruppo dei Football supporters against gambling promuove una serie di petizioni per eliminare gradualmente gli annunci di gioco da tutte le competizioni calcistiche nel Regno Unito.
Nel Regno Unito si intensificano le “pressioni” per eliminare la pubblicità del gioco con vincita in denaro dalle maglie dei calciatori e dagli stadi.
Dopo il lancio di The Big Step, una campagna che si propone lo stesso obiettivo, sostenuta da decine di club anglosassoni, ora è il turno dei Football supporters against gambling, gruppo che riunisce gli appassionati di calcio che sono stati danneggiati direttamente o indirettamente dal gioco, comprese le famiglie che hanno perso i loro cari per questo, e che creato dozzine di petizioni ad hoc.
Finora, quindi, sono stati oltre 45mila i tifosi che hanno espresso il loro malcontento riguardo agli annunci di gioco d'azzardo mostrati durante le competizioni calcistiche: la petizione "Everton FC: elimina gli annunci di gioco d'azzardo dal calcio!" ad esempio ha già raccolto oltre 31.000 delle 35.000 firme richieste, mentre quella intitolata "Leicester City FC: elimina gli annunci di gioco d'azzardo dal calcio!" finora ha raggiunto 5.300 firme delle 6.000 necessarie.
Lo scopo principale del gruppo Football supporters against gambling ads è eliminare gradualmente gli annunci di gioco d'azzardo da tutte le competizioni calcistiche nel Regno Unito. Questa esigenza si inserisce nel contesto di oltre 2,9 milioni di persone che hanno già a che fare con dipendenze dal gioco o che sono a rischio di soffrire di dipendenza dal gioco nel Regno Unito, secondo uno studio YouGov completato nel 2022. Lo stesso studio ha parlato di 3,3 milioni di persone rientrando anche nella categoria “altri interessati”, mentre i dati di Public Health England riferiscono di circa 409 decessi legati al gioco d'azzardo su base annua in Inghilterra.
Resta quindi da vedere quali saranno i risultati di questa campagna, e l'effetto che avrà sulla politica nazionale, dopo che le dimissioni del premier Boris Johnson - che comunque resterà Primo ministro fino al prossimo autunno, quando si terranno le elezioni - hanno fermato l'attesa riforma del gioco pubblico, più volte rimandata, un po' come accaduto in Italia con la caduta del Governo Draghi.