Brasile, Corte suprema conferma limiti a scommesse
La Corte suprema federale del Brasile approva la misura del ministro Luis Fux per vietare le scommesse utilizzando contributi assistenziali.
La Corte suprema federale del Brasile conferma il divieto di scommettere utilizzando sussidi assistenziali e il blocco della pubblicità di gioco rivolta ai minori.
In seguito a un’udienza presso la Corte suprema federale (Stf) sull’impatto delle scommesse in Brasile, il ministro Luiz Fux, mercoledì scorso, 13 novembre, ha inviato al presidente della Stf una proposta per vietare l’uso degli assegni sociali del programma Bolsa Família per il gioco d’azzardo.
La proposta di Fux, che ha inoltre chiesto di proibire le pubblicità di scommesse rivolte ai minori, è stata presentata durante una sessione straordinaria, ma i lavori sono stati interrotti a causa di un’esplosione avvenuta fuori dall’Stf lo stesso giorno, che ha causato la morte di un uomo. Nonostante l’incidente, giovedì 14 novembre la plenaria della Corte Suprema ha approvato con urgenza le misure proposte, anticipandone l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2025 a una data immediata.
La decisione è stata approvata all’unanimità dai 11 ministri della Corte Suprema, in risposta ai crescenti timori sull’impatto economico e sociale delle scommesse nel paese. Un dato allarmante, reso noto dalla Banca Centrale del Brasile a settembre, ha rivelato che il 20 percento dei fondi destinati al programma Bolsa Família è stato speso per il gioco d’azzardo online nel solo mese di agosto.
Le misure sono state accolte con favore anche da parte dell’industria del settore, la National association of games and lotteries (Anjl), le ha descritte come "positive e necessarie", sottolineando che promuovono il gioco responsabile.
L’udienza presso l’Stf era stata convocata su richiesta della Confederazione nazionale del commercio di beni, servizi e turismo (Cnc), che ha presentato un ricorso di incostituzionalità contro le leggi che regolamentano le scommesse in Brasile (le leggi numero 14.790/2023 e 13.756/2018), sostenendo che queste siano incompatibili con la Costituzione e ha chiesto una loro revisione, che dovrebbe essere discussa nella prima metà del 2025.
Durante l’udienza, rappresentanti del settore delle scommesse hanno avvertito che una dichiarazione di incostituzionalità delle leggi attualmente in vigore rischierebbe di favorire il mercato nero, già particolarmente attivo nel paese.
Il dibattito sulle scommesse in Brasile si inserisce in un contesto più ampio di regolamentazione del settore, il cui avvio è previsto per il 2025 con il lancio ufficiale del mercato legale delle scommesse. Tuttavia, le preoccupazioni per gli effetti negativi sulla popolazione più vulnerabile hanno spinto la Corte Suprema ad agire immediatamente.