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Danimarca: la battaglia del regolatore contro i siti illegali

19 marzo 2021 - 10:08

L'Autorità danese è stata autorizzata dal tribunale a bloccare 55 siti web che offrono giochi illegalmente: il più alto numero mai registrato nella storia locale, grazie al modello italiano.

Scritto da Ac

Buona la seconda, per la Danish Gaming Authority che è andata in tribunale, per la seconda volta da quando ha ricevuto il mandato di regolatore del gaming dal governo locale, per bloccare i siti web che offrono illecitamente scommesse, casinò e altri giochi online ai cittadini danesi senza avere un permesso per farlo. Con una pronuncia dei giorni scorsi, il tribunale di Copenaghen ha confermato la legittimità dell'azione disposta dall'autorità per 55 casi, sottoscrivendo così l'azione che rappresenta, ad oggi, un nuovo primato, in quanto si tratta del più alto numero di blocchi da quando la Danish Gaming Authority ha iniziato l'azione di “oscuramento” dei siti illeciti, a partire dal 2012. 

"Uno dei nostri compiti più importanti è proteggere i giocatori dal gioco d'azzardo illegale”, afferma il direttore della Spillemyndigheden - o Danish Gaming Authority - Anders Dorph. “Allo stesso tempo – aggiunge - dobbiamo garantire che i fornitori autorizzati a offrire giochi in Danimarca possano gestire la propria attività in condizioni ordinate. Il numero record mostra chiaramente che è necessario lo sforzo mirato e pertanto manterremo maggiore attenzione in futuro".

UNA BATTAGLIA VINTA DA DGA - Il caso è finito per rappresentare quasi una questione di principio, poiché i provider di Internet (Isp) avevano avviato una battaglia legale contro la normativa in questione, sostenendo che un sito web può essere interdetto dall'autorità solo se questa è in grado di dimostrare che i giocatori danesi hanno effettivamente giocato sul sito in questione. Tuttavia, il tribunale ha confermato la linea della Danish Gaming Authority approvando la pratica attuale, in base alla quale l'Authority documenta tramite screenshot dei siti web incriminati che i giochi offerti su un determinato dominio sono sprovvisti di una regolare licenza danese. Pertanto, il processo di blocco dei siti web illegali è stato ora definitivamente avviato. Anche se gli Isp hanno scelto di appellarsi alla decisione del tribunale distrettuale.
 
L'AUMENTO DEI CASI - Prima della sentenza del tribunale cittadino di quest'anno, la Danish Gaming Authority nel corso degli anni aveva bloccato in questo modo un totale di 90 siti web. Ora il numero totale ha raggiunto i 145 casi. Il lavoro di selezione e blocco dei siti che offrono giochi illegalmente è una parte importante del lavoro della Danish Gaming Authority per garantire un mercato del gioco equo e legale in Danimarca. Nel 2020, l'autorità si è concentrata sulla ricerca di siti Web che offrono o commercializzano giochi ai danesi senza autorizzazione. Sono stati presi di mira più siti illegali del solito, il che si riflette anche nell'elevato numero di blocchi. 
Quando la Danish Gaming Authority valuta che un sito web offre giochi destinati alla Danimarca senza autorizzazione, chiede immediatamente al sito web di interrompere l'offerta illegale. Se ciò non accade, il caso passa al tribunale cittadino. Tutti i fornitori di giochi con una licenza danese devono avere il marchio di licenza della Danish Gaming Authority posizionato in modo visibile sul loro sito web e su tutto il materiale di marketing. In questo modo, il giocatore può facilmente verificare che un sito abbia il permesso di offrire giochi in Danimarca. Un modello di regolamentazione (vincente) che, come noto, era stato adottato dall'autorità danese prendendo come riferimento proprio quello italiano. Anche se da noi i numeri relativi all'oscuramento – e, quindi, alle attività illecite, sono ben altri, al punto che la lista dei siti inibiti dall'amministrazione ha raggiunto le 9mila unità, dal 2008 ad oggi. Bloccando miliardi di transizioni verso siti illegali.
 
FOCUS ILLEGALITA' CON LOCKDOWN - Ora però, in Danimarca come nel resto del mondo, il focus sull'illegalità è ulteriormente accesso anche alla luce della pandemia, con il protrarsi del lockdown che continua a tenere ferme le location di gioco “terrestri”. Anche nel paese scandinavo, come nel nostro, le attività sono sottoposte a interruzione (almeno) fino al prossimo 6 aprile, salvo ulteriori rinvii.

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