Roma - Sottolineano soprattutto l'importanza dell'attività dell'Agenzia delle dogane e monopoli contro l'illegalità e il contrabbando gli interventi succedutisi nel corso della presentazione del Libro blu 2021 di Adm, oggi, 26 ottobre, a Roma.
"Come tabaccai associamo 43.000 esercizi e famiglie che lavorano per lo Stato", spiega Mario Antonelli, presidente della Federazione italiana tabaccai. "Anche in questi periodi difficili siamo sempre stati aperti per vendere mascherine a prezzo bloccato oltre alla riscossione di tasse e accise. Oggi ci troviamo in un momento drammatico e continuiamo a operare con la concorrenza sleale del contrabbando di tabacchi e di gioco illegale e ringraziamo Adm per l’aiuto nei controlli e nella lotta a queste realtà avverse".
"Il Pos esonerato per tabacchi e valori postali ha dato un grosso aiuto alle nostre attività e ringraziamo il direttore Minenna che ha aiutato le nostre famiglie: spesso l’aggio era inferiore alle commissioni bancarie da pagamento elettronico, stavamo lavorando in perdita per piccoli importi".
Collegandosi alla presentazione di Marcello Minenna, Lorenzo Fronteddu, corporate affairs & communication director di Jti, Japan tobacco international, evidenzia un "report impressionante per il lavoro svolto dall’Agenzia. Noi siamo da 20 anni in Italia", spiega, "e collaboriamo in maniera stretta e proficua con l’Agenzia. Il momento inflattivo è drammatico e collaborare e dialogare con le istituzioni è fondamentale".
Dopo di lui anche Marco Hannapel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris, interviene sottolineando il fatto che "noi siamo tra i più grandi investitori nel Paese. Abbiamo aperto una fabbrica da un campo di sterpaglie e adesso dà lavoro a 35.000 persone per un export del 2 percento. Esportiamo di tutto e dappertutto e Adm è stata fondamentale per la creazione di questo hub e per sviluppare prodotti innovativi da esportare grazie ai codici dell’agenzia".
"Sull’economia illegale", continua Hannapel, "vorrei dare qualche numero. Negli ultimi due anni nel settore dei tabacchi le attività illecite sono dimezzate in controtendenza rispetto a quello che accade in Europa: 98 sigarette su 100 sono vendute legalmente mentre in Francia 1 su 3 è illegale! Mentre pensiamo ai ruoli delle agenzie nel paese pensiamo a questi numeri e alla centralità di Adm e di altri enti statali".
"Sono due i dati importanti", commenta Roberta Palazzetti, amministratore delegato e presidente per l'Italia oltre che area director South Europe di British American Tobacco,:" l’aumento del gettito che deriva da un’attività di controllo ed enforcement importante anche in un periodo di grave difficoltà del Paese e questo rappresenta grande merito e quello che è stato fatto di controllo sull’illecito è una best practice e abbiamo utilizzato i metodi Adm anche in altri Paesi in cui operiamo. L’Italia non è più il paese del contrabbando come addirittura a che alcuno film lo dipingevano. Fondamentale è il lavoro quotidiano di controllo favorito da uno scambio proficuo e approfondito di informazioni. L’auspicio è di continuare così con un rapporto stretto e con una fiscalità adeguata".
"Siamo l’attività più giovane in Italia", spiega invece Umberto Roccati, dell'Associazione nazionale produttori fumo, "ma diamo lavoro a 45.000 persone tra diretto e indotto con 2.500 negozi. L’Italia ha fatto scuola perché tramite l’agenzia ha creato una governance che viene già chiesta all’estero e presa a modello. La deregulation non conviene mai a nessuno. C’è un problema di salute sui prodotti Svapo illegali che non seguono le regole. Esiste una microcriminalità da social network e online. Esisteva una sorta di impunità ma adesso c’è anche un sistema che aiuta le forze dell’ordine, abbiamo aggiunto complessità nei pagamenti ma l illegalità è stata colpita duramente. Ci sono decine di decreti.
"In Italia esiste un sistema fiscale equilibrato e una governance efficiente e ben strutturata", evidenzia invece Enrico Ziino, Head of corporate affairs per il Sud Est Europa di Imperial Brand Plc. "In questi tre anni Adm ha saputo dimostrare grande duttilità e versatilità per adeguarsi ai cambiamenti. I sistemi sono perfettibili e non servono politiche schock fiscali in momenti durissimi come quello attuale e come ha dimostrato la Francia".