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Chiacchio (Agsi): 'Il gestore al centro della filiera, intervenire su problema banche'

03 dicembre 2024 - 11:21

Pasquale Chiacchio, presidente Associazione gestori scommesse italia, torna sulle discriminazioni bancarie attuate nei confronti degli operatori di gioco e chiede l'intervento del Governo.

Scritto da Ac
Pasquale Chiacchio, presidente di Agsi - Associazione gestori scommesse italia

Pasquale Chiacchio, presidente di Agsi - Associazione gestori scommesse italia

Napoli - Il gestore al centro della filiera. È questo l'auspicio - o, meglio, l'obiettivo - perseguito dall'Agsi - Associazione gestori scommesse italia, che viene rilanciato oggi, 3 dicembre, in occasione del convegno intitolato, inequivocabilmente, "Giochi legali: la tutela del gestore", in agenda a Napoli. 

Come spiega il presidente Pasquale Chiacchio a GiocoNews.it: "La giornata di oggi ha come tema centrale la figura del gestore, perché il gestore è un punto fondamentale per tutto il settore del gioco pubblico. Senza gestore non può esistere questo comparto, perché se è vero che esiste la figura dei concessionari, è vero anche che la filiera non può stare in piedi senza il pilastro rappresentato dai gestori", rimarca Chiacchio. 

"Il ruolo del concessionario, per usare una metafora, è come quello di una squadra di calcio: loro hanno il titolo, c'è un presidente, c'è un allenatore, ma poi c'è il giocatore, che svolge il ruolo cruciale, come quello svolto dal gestore nel settore dei giochi. Chi è che dà il valore alla società di calcio? Senza calciatori non ci sarebbero i risultati. Così senza il lavoro svolto dai gestori non ci sarebbero i risultati importanti a livello economico e di ordine pubblico che questa industria è riuscita a ottenere negli anni".

Ma oltre alla tutela della categoria, nell'evento di Napoli si evidenziano anche i problemi principali per la categoria: "Oggi evidenziamo un paio di problematiche centrali - prosegue il presidente di Agsi - a partire dal problema con le banche, ormai noto, perché non si può più andare avanti in questo modo, con gli istituti di credito che bloccano i conti agli operatori del gioco, e quindi chiediamo al governo centrale e a tutte le istituzioni preposte di intervenire per imporre le aperture di conti agli operatori, altrimenti  diventa impossibile anche quanto si richiede in ossequio alle norme sull'antiriciclaggio. Per questo come associazione stiamo predisponendo un documento puntuale su questo tema, che sottoporremo alla firma anche di altre associazioni e presenteremo agli esponenti di governo", prosegue Chiacchio. "E poi evidenziamo la disparità di trattamento, perchè leggiamo proprio in questi giorni che tra i principali drammi per i giovani c'è quello della dipendenza dai tabacchi, ma poi vediamo che il focus è sistematicamente incentrato sul gioco patologico, che deve essere considerato e affrontato in maniera seria e concreta, ma vorremmo che per tutti i settori ci fossero le stesse regole e le stesse certezze, mentre oggi sembra che gli ostacoli e i limiti valgano solo per noi".

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