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Enada workshop, focus su tutela del gioco legale e contrasto al gioco minorile

13 novembre 2024 - 18:25

Gli interventi dell’avvocato Angelo Caliendo (Eurispes) e di Elisabetta Scala, vicepresidente del Moige, all'Enada workshop sulla riforma del gioco.

Scritto da Carlo Cammarella

Roma - “Come istituto abbiamo fatto tante ricerche, nel 2017 abbiamo costatato che sono nati mostri come il distanziometro, il contenimento degli orari e il federalismo nel mondo del gioco fisico dove un imprenditore opera in una cornice a livello europeo. A  tutto questo aggiungiamo anche che ogni Comune può operare in maniera diversa rispetto al contesto nazionale. Le nostre ricerche hanno dimostrato che il distanziometro è inefficace e contraddittorio, fatto confermato poi dall’Istituto di sanità. Sugli orari l’istituto ha constatato che a una minore presenza del giocatore sociale cresce quella del giocatore problematico."

Parole pronunciate dall'avvocato Angelo Caliendo (Eurispes) nell'ambito dell'Enada workshop intitolato "Riforma del gioco pubblico, un’occasione da non perdere per la tutela ed il rilancio delle piccole e medie imprese”, organizzato da Sapar e Italian exhibition group oggi, 13 novembre, a Roma.

"L'Istituto nazionale di sanità ha segnalato i rischi del gioco illegale che riacquista spazio quando più si comprime la legalità, le chiusure a lungo termine in pandemia hanno indebolito il settore e illegalità è uscita rafforzata senza considerare i rischi. Purtroppo la discussione sulla riforma del settore sta avvenendo su un dibattito culturale confuso che va ricondotto su un piano reale per evitare posizioni che minano l’offerta legale senza affrontare il problema sanitario che emerge nel comparto del gioco", sottolinea Caliendo. "Al comparto del gioco serve un quadro chiaro, se infatti la tutela della salute rappresenta l'interesse pubblico, tali restrizioni devono essere proporzionate. Con il distanziometro inoltre le forze dell’ordine hanno notato un aumento dell’illegalità e di conseguenza del gioco illegale."

 
Per Elisabetta Scala, vicepresidente del Moige - Movimento italiano genitori è “fondamentale dare una mano a noi genitori a tenere lontani i ragazzi dal gioco. Qualche anno fa abbiamo fatto una campagna in merito quindi rinnoviamo l'appello alle istituzioni sul gioco illegale che sfugge ai controlli. Quello che chiedo qui in maniera concreta è di lavorare insieme, uno slogan forse ripetuto più volte ma è importante l’educazione dei nostri figli e noi genitori non possiamo vigilare su tutto ma è giusto che lasciamo anche loro liberi di vivere la società e gestirsi in autonomia. 
In questa sede chiedo di condividere una responsabilità etica in tutta la filiera, vedo l’intento da parte dei vertici di rispettare questa etica e siamo convinti che la strada del gioco legale sia l’unica per aiutarli. E fondamentale verificare l’età e bisogna evitare che giochino. Anche la dipendenza va combattuta e lancio un appelllo per fare una nuova campagna insieme per i minori. Da parte vostra - conclude Scala all'indirizzo degli operatori del gioco - è necessario fare anche informazione nelle vostre sedi sempre per salvaguardare i minori."

Il presidente Asgi Giuseppe Chiacchio afferma: "Questo è un momento di grande confusione come in tutti convegni c’erano esperti autorevoli, politici, ministeri. Ma chi deve risolvere il problema del settore? Sono tutti bravi a prendersi impegni ma nessuno li assolve. Credo che l’albo delle iscrizioni sia stato precipitoso, infatti ho chiesto come associazione un incontro urgente con il direttore Adm Alesse, chiedendo il differimento della scadenza e la semplificazione pagando solo f24 e marca da bollo, per la forma di preiscrizione valida per il 2024 e poi adempiere entro giugno 2025. Chiediamo regole che al momento non ci sono e questo penalizza gli imprenditori seri. Senza regole possiamo solo essere penalizzati. Le soluzioni sono semplici, poche persone di buon senso per risolvere i problemi di tutti. Anche l'ippica è un settore molto penalizzato come tutti i segmenti di questo settore. Quindi faccio anche una critica a noi che ci presentiamo in momenti diversi e modi diversi alla politica e sarebbe il caso di fare confronti comuni per portare avanti proposte unite.” 

Gianmaria Chiodo, presidente di Cni, aggiunge: "Non ci dobbiamo vergognare di chi siamo  ma ci dobbiamo vergognare per non aver fatto rappresentare questo settore fatto da imprenditori che dà lavoro a tante persone. Mi vergogno di non aver puntato i piedi per far riconoscere questo settore come un’eccellenza in Euroipa, perchè  il gioco pubblico in Italia è un’eccellenza in Europa, forse il più organizzato. Parlavamo di banche e del codice etico delle banche che chiudono e non aprono conti alle imprese del gioco. Questa è la più grande bugia del mondo perché non è una questione etica ma di quanti soldi si vogliono investire. La questione del riordino gioco fisico sta diventando un disordino incredibile, invece di prendere le associazioni di categoria e chiedere come fare il riordino andiamo a non chiamarle, prendendo con leggerezza le cose che vengono dette.  Le associazione e gli operatori vanno rispettati e usati per un settore che può fregiarsi di dire di lavorare nel mondo del gioco legale.” 

Da parte sua Yessica Rada, chief compliance officer & Dpo di Global Starnet Limited, auspica che "il riordino non sia punto di partenza ma un motore che porti a una riorganizzazione finale, creazione di un ambiente sciuro ma anche sostenere sviluppo economico per tutti. Come concessionario siamo impegnati nel rispetto della legalità e molto attenti con corsi di formazione, rispetto della normativa antiriciclaggio, obbligo di vigilanza dei concessionari in modo da rispettare le normative”.

L'avvocato Valerio Vallefuoco conferma che "i prestatori di gioco legali sono soggetti che sono utili per sistema antiriciclaggio e visto l'aumento delle segnalazioni stanno implementando queste misure. Quello che vedo anche negli altri paesi è una riduzione drastica del contante soprattutto nei 28 paesi membri e vedo applicazione di misure simili a quelli di istituiti per la per moneta elettronica".

Infine, l'avvocato Lorenzo Allegrucci parla del rating finanziario, spiegando che "il rating di legalità indica la bontà del businness svolto dalle singole imprese, I benefici sono molteplici: facilita l'accesso al credito in termini di minori tempi, costi di istruttoria e migliori condizioni", fa ottenere "punteggi aggiuntivi per partecipazione a gare e finanziamenti pubblici; incrementa il capitale reputazionale".

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