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Ocsi: Sbordoni, ‘Norme da rivedere su pubblicità e bandi gara, guardare anche a liquidità’

05 maggio 2023 - 11:59

Il legale Stefano Sbordoni sottolinea l'opportunità di rivedere le norme sul divieto di pubblicità del gioco ed esamina il tema dei bandi e della liquidità.

Scritto da Ac

Roma – “Il divieto di pubblicità totale introdotto dal legislatore in Italia nel voler tutelare i consumatori e i soggetti più deboli ha finito, al contrario, col creare maggiori incertezze e alimentare l’offerta illegale o border online a causa della sua eccessiva rigidità, che ha avuto l’unico effetto di rendere indistinguibile ciò che è lecito da ciò che non lo è”.

Così il legale Stefano Sbordoni, intervenendo sulla panoramica generale relativa alla situazione normativa italiana offerta dalla tavola rotonda dell’Online Casino Summit di Roma, dal titolo: “Navigare nelle regole: aggiornamenti sui regolamenti iGaming e sulle licenze degli operatori in Italia nel 2023”,  evidenzia le varie criticità dell’attuale assetto normativo vigente in Italia suggerendo alcune revisioni. Partendo proprio dal divieto di pubblicità introdotto dal decreto Dignità. Ma non è certo l’unico elemento critico della normativa italiana. Anzi. “La realtà è che il sistema di regole introdotto nel nostro paese risulta ormai vetusto e non più in grado di essere al passo con i tempi tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e dell’industria degli ultimi anni e richiede pertanto degli interventi e degli aggiornamenti. Soprattutto in vista delle prossime gare da bandire per il rinnovo delle concessioni”, aggiunge il legale, ricordando della scadenza delle attuali autorizzazioni fissata a fine 2024. “Sappiamo che il regolatore ha già impostato la documentazione relativa ai futuri bandi di gara, ma è evidente che l’impostazione che è stata imposta dai precedenti governi risulta non in linea con le attuali esigenze del mercato e con l’attuale realtà e che andrebbe quindi rivista a monte, per fare in modo che la prossima gara possa essere al passo con i tempi”, spiega Sbordoni.

Tra le domande poste al legale durante il panel, anche quella relativa alla liquidità internazionale, che interessa in particolare il segmento del poker online, ma non solo: “Si tratta di un tema di cui sentiamo parlare da oltre dieci anni – spiega ancora Sbordoni – e il fatto che ne stiamo ancora oggi parlando come un qualcosa di futuribile evidenzia che ci sia una criticità di fondo. In realtà sappiamo che le preoccupazioni che erano emerse in passato oggi non hanno più ragione di esistere, tenendo anche conto che la dimensione dei principali operatori online è ormai oggi prevalentemente internazionale e abbiamo a che fare con operatore che operano su più mercati, quindi l’apertura anche alla liquidità appare oggi come un qualcosa di fisiologico. Per questo ritengo che si dovrebbe affrontare questo tema, ormai, con disinvoltura, perché non credo rappresenti chissà quale svolta ma un semplice passaggio regolamentare”. 

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